«Non farsi scoraggiare dall’età che avanza in un mondo digital che vuole farci credere che sia un mondo solo per i più giovani»

Dal primo blog italiano di viaggi ai social. Intervista ad Andrea Petroni

03/06/2023 di Hilde Merini

La prima lezione di comunicazione digitale in università di solito inizia con questa frase: in principio era il blog. La frase si modifica a seconda del carisma e della fantasia del docente, ma non si può parlare di comunicazione digitale e mondo di internet senza indagare l’universo del blogging, dagli albori ad oggi.  Andrea Petroni sbarca online con vologratis.org nel 2009, in tempi in cui lavorare come content creator/blogger in Italia era ancora una chimera. Una grande passione a guidarlo, quella per i viaggi (rigorosamente low cost, come si intuisce dal naming del blog) in giro per il mondo, che l’ha portato a diventare un pezzetto della storia del web italiano. Dal 2009 ad oggi tanti viaggi sono stati fatti e sono stati raccontati da Andrea. Sempre in compagnia della moglie Valentina, ogni tanto del cagnolone Gastone; da qualche anno si sono uniti alla ciurma anche due splendidi bambini. Nel frattempo il mondo di internet è cambiato: nuovi linguaggi, nuove piattaforme e nuovi bisogni da parte degli utenti. 

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Come è cambiata la professione del travel creator, l’intervista ad Andrea Petroni

Più di dieci anni di professione hanno portato Andrea a essere un professionista del settore digitale, un blogger e content creator che si è adattato ai repentini cambiamenti di internet e che dà filo da torcere alla Gen Z. «All’Andrea del 2033 direi di continuare con la determinazione di questi anni, di non farsi scoraggiare dall’età che avanza in un mondo digital che vuole farci credere che sia un mondo solo per i più giovani» – ci dice a questo proposito. 

Un percorso iniziato più di dieci anni fa tra molte difficoltà: un lavoro che non soddisfa, che non rende felice e che non coincide con la propria passione. Di contro, una passione che viene marginalizzata agli intervalli di tempo tra una timbrata e l’altra in ufficio. 

«All’Andrea di 10 anni fa direi di non aver paura di cercare la felicità anche nel lavoro – ci dice Petroni -. E che sì, si può lavorare con le proprie passioni anche se spesso qualcuno ci fa credere il contrario. Questo è quello che dirò anche ai miei figli quando saranno più grandi».   

Proprio sul tema figli e famiglia, il percorso di Andrea Petroni come creatori di contenuti si è modificato nel corso degli anni. Partito come uno dei primi travel blogger puri, negli ultimi anni si è dedicato anche alla creazione di contenuti family. Complice l’affinità nella vita e sui social con sua moglie Valentina, e l’arrivo di due bambini, sicuramente il volto di @vologratis si è modificato. La community, che lo segue da anni, ha reagito benissimo al cambiamento, anche perché come giustamente ci tende a precisare Andrea «non mi sono trasformato di colpo in un family blogger, non mi sono nemmeno messo a dare consigli su come gestire e crescere i propri figli». Bensì «sono rimasto l’Andrea di una volta, quello che parla di viaggi per tutti: giovani e meno giovani, single, coppie, con figli… Quello che facevo prima continuo a farlo ora insieme ai miei figli, anche i viaggi». E questa affermazione di Petroni è accompagnata dai dati: la sua audience è trasversale per età, abbraccia generazioni diverse con esigenze differenti. 

E sulla sua componente “travel” ci tiene ad essere molto chiaro: «Non mi reputo un nomade digitale, sono piuttosto un travel blogger o travel content creator, e lavoro dove capita». Nonostante condivida la capacità di lavorare da ogni parte del mondo senza limiti di orario, come molti nomadi, Andrea rimane legato alla componente “viaggio/viaggiatori” come tema principale del suo lavoro. Una persona stanziale, con la grande e semplice passione di scoprire il mondo un tot di km alla volta. «Oramai mi basta uno smartphone e una connessione per lavorare. Lavoro benissimo in viaggio ma lavoro altrettanto bene quando sono in casa» – aggiunge, infatti.  

Andrea è infatti un viaggiatore vero e proprio, e con questa mentalità ha affrontato in questi anni il suo lavoro online: «Mi sono sempre posto a disposizione degli altri viaggiatori come me, anche perché quello è sempre stato lo scopo prima del mio blog di viaggi dal 2009 e poi dei miei canali social». E questa mentalità ha portato @vologratis ad essere quello che è oggi, in tutte le sue sfaccettature digitali: «Tutto quello che è arrivato fino a oggi credo sia il frutto di questa voglia di condividere le mie esperienze di viaggio in modo che possano essere d’aiuto ad altri viaggiatori come me» 

La posizione di Andrea Petroni sullo sharenting

Nonostante non sia un “family blogger”, Andrea ha un’idea ben precisa sull’esposizione dei propri figli minorenni online, soprattutto a fronte di una maggiore attenzione a temi come lo “shareting”. «Dipende dal tipo di esposizione. Qualche foto o video dei propri figli ci sta» sentenzia, aggiungendo senza tono polemico «e sinceramente dovrebbe essere il buon senso dei genitori a capire cosa, come e quando postarli. Poi se purtroppo il buon senso manca e serve una legge per farlo, ben venga la legge». Una posizione moderata e giudiziosa quella di Andrea, in linea con gli altri influencer intervistati nella nostra rubrica. 

Andrea nella vita si è reinventato tante volte: ha cambiato settore, ha attraversato piattaforme digitali diverse, ha lavorato su diversi media. Su questo una nuova evoluzione nella carriera di Andrea Petroni potrebbe coincidere con un suo approdo nella televisione, mezzo di comunicazione che ammette essere il protagonista di un suo desiderio nascosto: «Ho un sogno nel cassetto, un sogno grande: avere una mia trasmissione televisiva sui viaggi. Sia ben chiaro, mi andrebbe bene anche fare l’inviato in qualche trasmissione. Dopo 10 anni di radio e un po’ di trasmissioni tv come ospite a parlare di viaggi, avere uno spazio tutto mio in televisione per raccontare un luogo, le storie di chi ci abita, le sue tradizioni e le sue curiosità, sarebbe il coronamento di questo mio “viaggio” iniziato nel 2009».  

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