Intelligenza artificiale tra pro e contro: opportunità o minaccia per l’umanità?

L'intelligenza artificiale è una minaccia o un'opportunità per l'uomo? Abbiamo provato a raccogliere qualche opinione in merito

04/11/2020 di Ilaria Roncone

Che ruolo avrà l’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro? Sono più le persone che la vedono come opportunità o quelle che guardano all’AI (Artifical Intelligence) come una minaccia? Tra chi si dice fiducioso – seppure con riserva – e chi invece ha paura di quello che accadrebbe se l’intelligenza artificiale sostituisse l’essere umano, la direzione in cui stiamo andando è chiara. L’AI avrà un ruolo importante e talvolta invasivo in sempre più ambiti della vita.

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Quando l’intelligenza artificiale è un’opportunità

Di questo argomento si parlerà diffusamente nell’evento organizzato dalla Fondazione Veronesi, Science for Peace and Health. Noi abbiamo raccolto alcuni pareri tra i cittadini: c’è chi dice che l’intelligenza artificiale «può prevenire alcune situazioni, seppure potrebbe essere pericolosa qualora usata da persone sbagliate o da un governo come la Cina, che lo sta usando come tracciamento facciale». Chi guarda all’intelligenza artificiale con fiducia parla dei vantaggi che può portare soprattutto nell’ambito delle «operazioni chirurgiche» tenendo però conto dell’«integrità etica di chi lo gestisce». E sulle ipotesi dell’intelligenza artificiale e che sostituisce l’uomo viene ricordato che si tratterà di «tecnologie create dall’uomo al servizio dell’uomo stesso». Sulla tematica intelligenza artificiale e lavoro se è vero che molti lavori spariranno lo è altrettanto che «si creeranno nuove professioni».

Le paure legate all’intelligenza artificiale

La questione AI «può andarsi a scontrare con la privacy» ed è proprio questo l’ambito in cui viene richiesto maggiore controllo e si fa appello alle massime garanzie. Tra le constatazioni che – almeno in apparenza – rientrano nei contro troviamo quelle di chi sostiene che «l’intelligenza artificiale prenderà il posto dell’uomo per molte cose». C’è anche chi fa riferimento all’eccessiva dipendenza che le persone possono sviluppare rispetto alle nuove tecnologie, smettendo di «pensare con la propria testa» e vedendo nelle nuove tecnologie il solo modo per portare a termine determinati compiti.

 

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