“Ku Klux Klan” e “gommone”, i vergognosi insulti razzisti contro il calciatore Felix Afena-Gyan

Il giovane attaccante giallorosso è finito nel mirino dei suoi stessi tifosi dopo l'infortunio di Wijnaldum

22/08/2022 di Enzo Boldi

La critica calcistica è legittima, ma gli insulti – soprattutto se riferiti alla provenienza geografica o al colore dalla pelle – sono assolutamente da condannare e debellare dai social. L’ultimo episodio di odio online vede come vittima un giovanissimo calciatore della Roma, “colpevole” – secondo le indiscrezioni de La Gazzetta dello Sport – di uno scontro di gioco in allenamento che ha provocato la frattura composta delle tibia del neo-acquisto giallorosso Georginio Wijnaldum. E sono proprio i tifosi della squadra capitolina ad aver riempito di insulti Felix Afena-Gyan.

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Il tutto è avvenuto nel corso della giornata di domenica che si è conclusa con questo amaro comunicato social pubblicato dall’account Twitter ufficiale della As Roma.

Poi la ricostruzione della Gazzetta dello Sport che parla di frattura avvenuta in seguito a uno scontro di gioco, in allenamento con il compagno di squadra Felix Afena-Gyan. È bastato questo per avviare la classica macchina dell’odio social contro il giovane calciatore. Ovviamente ci sono stati insulti più “scanzonati”, ma pur sempre deprecabili, figli del dispiacere per la perdita di una pedina fondamentale per lo scacchiere tattico futuro e futuribile di José Mourinho.

Il giovane calciatore ghanese, infatti, non è sicuramente uno dei più apprezzati elementi della rosa giallorossa all’interno del tifo romanista. Nonostante quella sua prima apparizione sfolgorante con la sua doppietta, da subentrato, al Genoa nel corso dello scorso campionato di Serie A.

Insulti Felix Afena-Gyan dopo l’infortunio di Wijnaldum

Ma, oltre a questi insulti Felix è stato vittima di un vero e proprio attacco anche di stampo razzista. In particolare, prendiamo come esempio due tweet comparsi pochi istanti dopo la notizia dell’infortunio di Wijnaldum e dopo la ricostruzione della Gazzetta dello Sport.

Riferimenti al “gommone” e l’immagine del Ku Klux Klan. Chiari riferimenti alla provenienza geografica del calciatore e al colore della sua pelle. Solo perché avrebbe (ma la società non ha confermato, né smentito) provocato la frattura alla tibia di Wijnaldum nel corso di uno scontro di gioco in allenamento. Proprio come accadde nel lontano 1992 (era il 7 aprile) sull’altra sponda calcistica del Tevere: un giovane Alessandro Nesta (che poi diventerà capitano e bandiera della Lazio scudettata) si scontrò, in allenamento, con Paul Gascoigne che era stato da poco acquistato dal club biancoceleste. Un tackle che provocò la frattura di tibia e perone del talento britannico.

(Foto IPP/Cavaliere Emiliano)

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