La Germania estende le due indagini dell’antitrust su Amazon per effettuare controlli speciali

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L'FCO ha due indagini aperte su Amazon. Quali sono?

Il Bundeskartellamt, noto in inglese Federal Cartel Office (FCO), è l’agenzia nazionale tedesca di regolamentazione della concorrenza che ha dichiarato di aver esteso due «procedure di controllo degli abusi» in corso su Amazon per includere l’applicazione del «nuovo strumento per una supervisione più efficace sulle grandi società digitali», cioè la diciannovesima sezione del GWB, la legge tedesca sulla concorrenza.



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Le indagini dell’FCO su Amazon

L’FCO ha due indagini aperte su Amazon: una esamina i meccanismi di controllo dei prezzi che si dice siano utilizzati da Amazon per controllare i prezzi stabiliti dai venditori di terze parti per vendere prodotti sul suo mercato e uno incentrato su ciò che definisce brandgating, termine che indicia i possibili svantaggi per i venditori a seguito di vari strumenti applicati da Amazon. In una dichiarazione sull’estensione del procedimento in corso, Andreas Mundt, presidente dell’FCO, ha dichiarato: «Stiamo esaminando in entrambi i procedimenti se e in che modo Amazon ostacoli le opportunità di business dei venditori che sono attivi sul mercato di Amazon e competono con l’attività di vendita al dettaglio di Amazon. Amazon gestisce il mercato più importante dell’e-commerce e ha quindi una posizione chiave in quell’area, che consente all’azienda di stabilire regole di vasta portata per la concorrenza sulla sua piattaforma. Le nostre nuove competenze, che hanno proprio lo scopo di limitare tale potere di stabilire regole, ci consentono di intervenire in modo più efficiente contro le pratiche anticoncorrenziali di Amazon». Un portavoce di Amazon ha inviato a TechCrunch una dichiarazione in cui dice che Amazon non è d’accordo con l’interpretazione dell’FCO della nuova legge e che quindi ha presentato ricorso.



Per quanto riguarda i prezzi, Amazon sostiene in generale che la sua attività ha successo quando i venditori hanno successo e che sono i venditori di terze parti a fissare i prezzi dei prodotti sul suo mercato. Per quanto riguarda l’indagine sul brandgating, Amazon afferma di non apportare mai modifiche ai privilegi di vendita senza una buona ragione e che qualsiasi modifica apportata alle operazioni possibili per i venditori ha lo scopo di garantire un’esperienza di acquisto affidabile per i clienti.