Il video-denuncia sulla Sla girato con uno smartphone

Francesca è una ragazza come tante altre. Studia, esce con le amiche e ama viaggiare. La sua storia è raccontata dalla sua agenda, dove tra i biglietti di un concerto e i primi colloqui di lavoro spuntano anche i primi sintomi della malattia.

spot SLA AISLA (2)

 

LA STORIA DI FRANCESCA – «Continuo ad inciampare», «Mi è caduto un alto piatto». «Forse mi sto ammalando davvero», scrive Francesca, in attesa di ricevere i ristatati degli esami a cui si è sottoposta. E il verdetto è un pugno nello stomaco: Francesca ha la SLA, la Sclerosi Laterale Amiotrofica. Da quel momento in poi le pagine della sua agenda cambiano, ma non cambia la sua voglia di vivere, nonostante la paura.

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QUATTRO RAGAZZE E UNO SMARTPHONE – La storia di Francesca e della sua lotta contro la Sla è stata raccontata da quattro studentesse, in casa, utilizzando soltanto uno smartphone per girare il video. Le autrici, Chiara Simmi, Lavinia Barbarossa, Michela Cianciullo, Athena Marcucci, studiano all’Università di Roma Lumsa e con questo video hanno vinto lo Spot School Award 2013, festival riservato ai giovani talenti creativi. Per realizzare questo efficace e commovente video, le ragazze si sono ispirate alle storie dei malati di Sla – che solo in Italia sono circa 5.000 –  tra cui anche giovani donne che lottano contro la malattia.

 

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UNO SPOT PER AISLA – Lo spot è stato adottato da Aisla, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, attiva da 31 anni a sostegno dei malati di Sla, come video-manifesto e come strumento di sensibilizzazione sulla malattia e sulla necessità di assistenza dei pazienti.

(Photocredit: YouTube/AISLA Onlus)

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