Il racconto dell’inviata della CNN da Kabul: «Il mio operatore colpito dai talebani mentre filmava il caos» | VIDEO

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Clarissa Ward ha effettuato un collegamento dalle zone attorno all'aeroporto della capitale afgana spiegando tutto il caos delle ultime ore

C’è chi, come la giornalista della CNN Clarissa Ward, sta raccontando in modo minuzioso e con testimonianze dal “campo” cosa stia realmente accadendo in Afghanistan. Dopo il ritorno al potere dei talebani e la proclamazione dell’Emirato Islamico, le notizie che arrivano da Kabul e dintorni sono molto preoccupanti per quel che riguarda i diritti umani (in particolar modo delle donne). E oggi l’inviata dell’emittente satellitare statunitense si è collegata a poca distanza dall’aeroporto della capitale afgana mostrando e raccontando il caos generale che si vive in queste ore.



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La giornalista parla di scene folli mai viste prima, con l’annessa soppressione dei diritti fondamentali per i cittadini afgani. Anche chi è in possesso di regolari documenti, infatti, finisce nella morsa di questa situazione che diventa, di ora in ora, sempre più preoccupante e paradossale. Ma il paradosso sarebbe un qualcosa di accettabile viste le scene dei giorni scorsi, ma la gravità di quel che sta accadendo a Kabul e non solo mostra anche risvolti (prevedibili) che annientano le più basilari libertà dell’essere umano.



Clarissa Ward racconta il caos all’aeroporto di Kabul

Inoltre, Clarissa Ward racconta anche cosa è successo al suo operatore, il producer Brent Swailes, che stava provando a riprendere con la sua videocamera quel che sta accadendo a pochi metri dall’aeroporto della capitale afgana: colpito con una pistola dai talebani per impedirgli di registrare il video. E lo fa anche mimando con le mani quanto accaduto alla persona che l’aiuta, quotidianamente, a effettuare i collegamenti in diretta con la CNN. Il tutto mentre i cittadini afgani sono vittime di discriminazioni: «Se sei straniero, i talebani ti fanno passare. Se sei afgano, invece, ci sono più “problemi”».