Tarcisio Bertone, il cardinale più potente e controverso

Il cardinale Tarcisio Bertone sarà l’uomo più potente del Vaticano nell’interludio tra il pontificato di Benedetto XVI e la nomina del nuovo Papa. La sua figura però è tanto influente quanto controversa.

DOPO IL PAPA – “Il cardinal Bertone avrebbe impedito il chiarimento dei casi degli abusi sessuali compiuti dai preti, tollerato gli scontri all’interno della Chiesa e cercato di ottenere troppo potere all’interno della Curia. Ciononostante sarà lui a rappresentare il Papa dopo il suo ritiro”. Inizia così, in modo assai duro e netto, un profilo del cardinale Tarcisio Bertone redatto dal quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung, bavarese proprio come Joseph Ratzinger. L’attuale Segretario di Stato della Città del Vaticano, ruolo equivalente al primo ministro dello stato pontificio, è stato nominato da Benedetto XVI Camerlengo, ovvero il cardinale che ha il compito di guidare la Chiesa nell’intermezzo tra la fine di un pontificato e la nomina di un nuovo Papa. La figura di Bertone, però, sottolinea SZ, è assai controversa, per il suo modo di gestire il potere e per il lascito di alcuni scandali dove il ruolo dell’ex arcivescovo di Genova è stato particolarmente criticato, fuori ma anche all’interno delle mura vaticane.

FEDELE DI RATZINGER – Dopo la sua elezione ad arcivescovo di Vercelli, Tarcisio Bertone diventò nel 1995 segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, ufficio ecclesiale allora diretto dal cardinal Joseph Ratzinger. Nacque così un rapporto di assoluta vicinanza che consentì a Bertone di essere nominato Segretario di Stato dal nuovo Papa Benedetto XVI. Bertone diventò il “primo ministro” del Vaticano dopo il suo arcivescovato a Genova, e da subito ha cercato di imporre la sua leadership all’interno della Curia. Il Segretario di Stato di Papa Ratzinger si è così scontrato in modo pesante con il Decano dei cardinali, e suo predecessore, Angelo Sodano, il “soldato” di Giovanni Paolo II che ha ancora un grande peso all’interno della Chiesa. Dal 2007 ad oggi la conflittualità tra le due anime della Curia, la più conservatrice legata a Sodana, e la più bramosa di potere invece affine a Bertone, è stata assai significativa, uno dei motivi di maggior amarezza per Benedetto XVI. La disgregazione degli equilibri creatisi attorno al pontificato di Giovanni Paolo II ha reso instabile la guida della Curia, anche per l’esplosione degli scandali coperti durante il lungo regno del Papa polacco.

POTERI E SCANDALI – Bertone, rimarca Süddeutsche Zeitung, viene criticato in Vaticano per la scarsa diplomazia con la quale ha ricoperto l’incarico più importante all’interno della Chiesa dopo ovviamente il Papa, ovvero il Segretario di Stato. Nominato a questo ruolo a fine 2006, la vicinanza con Benedetto XVI fu evidenziata dalla scelta di Papa di indicare Bertone come Camerlengo di Santa Romana Chiesa. Le critiche all’ex arcivescovo di Genova sono però state assai numerose durante questi anni. A Bertone viene rimproverato lo scandalo dei lefebvriani, quando alla fratellanza iper conservatrice fu revocata la scomunica. Il Segretario di Stato non avrebbe informato il Papa delle dichiarazioni di un vescovo dell’ordine che negava l’esistenza dei forni crematori nazisti. Ancora più controverso è invece il ruolo di Bertone nello scandalo degli abusi sessuali compiuti da preti ed altri religiosi sui minori. L’allora segretario della Dottrina per la Congregazione della Fede, il vice di Ratzinger, avrebbe lavorato per impedire che queste vicende divenissero di dominio pubblico, spingendo perché i colpevoli ottenessero clemenza al fine di evitare imbarazzi per la Chiesa allora guidata da Wojtyla.

GRANDE POTERE – Nonostante le numerose nuvole che si sono stagliate sul suo segretariato di stato Bertone rimane un uomo di grande potere all’interno del Vaticano, probabilmente il cardinale più influente del prossimo Conclave. Il ruolo di Camerlengo fornirà a Bertone la possibilità di gestire la transizione verso il nuovo pontificato, e secondo SZ il suo potere è tale che potrebbe anche uscire Papa dalla Cappella Sistina dove si riuniranno i cardinali di età inferiore agli ottant’anni. Il compito più amaro per il Camerlengo, ovvero la certificazione della morte del pontefice, è stata risparmiata al segretario di stato dalle clamorose dimissioni di Benedetto XI. Il vero limite di Bertone è però la sua età: a 78 anni e dopo così tante battute d’arresto la Chiesa lo potrebbe eleggere solo per un altro pontificato breve, che però potrebbe approfondire la crisi della Curia.

 

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