R0gue_0 ha hackerato ancora Rousseau del M5S, stavolta con il nuovo GDPR in vigore

Restiamo sempre nel campo delle ipotesi. Ma il fatto che un hacker black-hat come R0gue_0 – che già in passato aveva avuto accesso alla piattaforma di democrazia diretta del Movimento 5 Stelle Rousseau – si sia fatto risentire in questo inizio di settembre è già prova che qualcosa si stia muovendo. L’hacker – a quanto pare – avrebbe avuto accesso nuovamente alla piattaforma, stavolta riuscendo a iscriversi come amministratore, in modo tale da avere a disposizione diversi dati recenti.

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Hacker Rousseau, nuova fuga di dati

L’hacker ha pubblicato sulla piattaforma Privatebin.net (un sistema di tipo “Pastebin” online, open source, minimalista) alcuni dati che, almeno apparentemente, fanno riferimento al 2018. Pertanto sarebbero diversi e complementari rispetto ai dati pubblicati al momento del primo attacco hacker contro la piattaforma.

Hacker Rousseau, R0gue_0 agisce in pieno GDPR

Oltre ad aver pubblicato una tabella con alcune operazioni che risalgono al 2018 (tra cui quelle rsh_academy_proponi_corso e quella rsu_candidati_2018), R0gue_0 avrebbe pubblicato anche una lista di sette donatori, persone che hanno contribuito economicamente con cifre comprese tra i 10 e i 50 euro, della piattaforma Rousseau. Ovviamente, si tratta di piccoli donatori, di cui l’hacker ha oscurato gli indirizzi mail. Ma il tutto rappresenta comunque una falla gigantesca, con conseguente fuga di dati.

Il tutto con l’entrata in vigore del nuovo GDPR, il regolamento europeo – attivo dalla fine di maggio del 2018 – che dovrebbe garantire una maggiore protezione dei dati personali, legati alla privacy delle persone che navigano su internet. Una bella grana per il Movimento 5 Stelle, insomma, che proprio nelle scorse ore aveva celebrato come grande traguardo (anche se così grande non è) il raggiungimento dei 100mila iscritti alla piattaforma. Che adesso potrebbe finire nell’occhio del ciclone dell’autorità garante.

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