Ora non è più vietato pubblicare la foto del fondoschiena su Grindr

Incredibilmente, nonostante sia un campionario di immagini molto più spinte, il fondoschiena non era tra le immagini consentite dalle policies della piattaforma

15/12/2021 di Redazione

Ok, siamo consapevoli che dal titolo questo articolo non promette nulla di particolarmente buono. Quello che è successo su Grindr negli ultimi giorni, tuttavia, è abbastanza indicativo rispetto alle policies delle singole piattaforme e a come queste ultime, a volte, siano decisamente bizzarre e collegate a dei feticci e a dei tabù. Fino a qualche mese fa, su Grindr c’erano delle restrizioni sulla nudità che impedivano di pubblicare foto dei fondoschiena. Incomprensibile, visto che gli utenti – negli scambi su Grindr – erano soliti pubblicare ben altro. Da questo momento in poi, però, un aggiornamento delle policies di utilizzo della piattaforma consentirà agli utenti di usare, come propria immagine del profilo, un fondoschiena.

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Grindr permette di mostrare immagini del profilo con fondoschiena nudi

Un tassello dell’evoluzione, visto che fino a un anno fa sulla piattaforma di dating non era consentito nemmeno pubblicare delle immagini di mutande, boxer o altro.

Alice Hunsberger, responsabile della customer experience di Grindr, ha illustrato in un post sul blog ufficiale della piattaforma che questo cambiamento deve essere letto nella direzione di dare la possibilità agli utenti di far sfoggio «con gioia» della propria sessualità, ma che le immagini ora consentite devono essere comunque «prive di un contesto eccessivamente sessuale». Difficile staccare completamente le immagini di un fondoschiena anche dalla più innocente idea sessuale, ma tant’è.

In ogni caso, la responsabile della piattaforma ha affermato che distaccare quelle immagini – anche se esplicite – da un contesto eccessivamente sessuale può essere utile al fine di evitare di respingere gli inserzionisti pubblicitari: anche su una piattaforma di dating come Grindr, infatti, gli sponsor cercano contesti più inclusivi e limpidi. Dunque, moderazione allentata – come è stato riferito, ad esempio, a Slate -, ma non per questo il cambiamento di policies coinciderà con un liberi tutti.

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