Quelli che sono andati a usare Grindr nel villaggio olimpico per cercare atleti LGBT

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Il video è stato pubblicato senza alcun consenso su Twitter e TikTok: le piattaforme hanno successivamente rimosso le immagini

Una inaccettabile intrusione nell’altrui vita privata, resa tra le altre cose pubblica su piattaforme esterne a Grindr. Cosa è successo? Alcuni utenti si sono recati nei pressi del Villaggio olimpico e hanno utilizzato Grindr, l’app di incontri per la comunità LGBT. Tuttavia, hanno mostrato in un video i risultati della ricerca, rivelando – in alcuni casi in maniera completa – anche l’identità degli atleti che utilizzano Grindr. Alcuni post virali mostrano addirittura i volti degli utenti di Grindr e, su TikTok, almeno quattro video hanno esposto i profili di Grindr al Villaggio Olimpico. Si tratta di episodi di outing forzato che hanno, tra le altre cose, attirato l’attenzione di diversi utenti di piattaforme esterne a Grindr come Twitter e TikTok. Se si considera che in diversi Paesi che partecipano alle olimpiadi l’omosessualità risulta essere ancora un reato, si capisce benissimo il danno potenziale che questi video hanno fatto.



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Grindr al villaggio Olimpico, i video che violano la privacy

Oltre 10mila utenti hanno messo like a un video di questi outing selvaggi postati su TikTok, diversi post sono comparsi su Twitter. L’utente che li ha caricati ha cercato anche di fare una didascalia “spiritosa” dicendo di essere andato al villaggio a usare Grindr per trovare «un fidanzato olimpionico». Ma una cosa è l’utilizzo personale e privato della piattaforma, un altro è la diffusione indiscriminata di dati sensibili.



Una volta che si è diffusa la notizia della pubblicazione di questi video, Twitter e TikTok si sono immediatamente attivati per rimuovere questi contenuti dalle due piattaforme. Il social network di Jack Dorsey ha affermato che i video hanno violato le policy sugli haters proprie di Twitter, la piattaforma di proprietà di ByteDance, invece, ha genericamente parlato di violazione delle norme della community.

Il risultato è stato quello che il video, poche ore dopo dalla sua pubblicazione, è stato sì rimosso, ma ha rappresentato comunque motivo di imbarazzo (quando non di vera e propria violazione della libertà personale) per diversi atleti non dichiaratamente omosessuali o bisessuali che, tuttavia, si sono ritrovati coinvolti in questa pubblicazione. Una drammatica deviazione degenere rispetto all’impiego di una piattaforma – Grindr – il cui utilizzo dovrebbe essere vincolato alla tutela della persona e alla riservatezza.



Grindr, tra le altre cose, ha fatto presente come la pubblicazione di questi video risulti essere in netto contrasto con le policy dell’app di incontri, in quanto si vieta assolutamente di mostrare pubblicamente o distribuire in altro modo qualsiasi contenuto o informazione che fa parte dei servizi di Grindr.