Greenpeace smentisce Roma Capitale: «La qualità dell’aria non è la migliore d’Italia»
31/01/2018 di Stefania Carboni
“Roma è tra le migliori città italiane per qualità dell’aria”. La nota che il Campidoglio diffonde su Facebook è puro vanto. “Ci sono stati 26 sforamenti dei limiti imposti dalla legge alle polveri sottili, ben al di sotto dei 35 permessi dalla normativa. Anche nella classifica di Greenpeace, Roma presenta i dati migliori”. Peccato che Greenpeace smentisca il Comune di Roma, guidato da Virginia Raggi, tra i commenti.
Ecco la lunga reazione di Greenpeace:
Smentiamo la lettura dei dati della nostra campagna di monitoraggio fornita dal Comune di Roma. Non abbiamo realizzato alcuna “classifica”: abbiamo monitorato il biossido di azoto (NO2), tipico delle emissioni dei diesel, nei pressi di 40 scuole primarie e dell’infanzia nelle quattro città maggiormente colpite dall’inquinamento di questo gas. La scelta dei punti di monitoraggio è dettata dalla letteratura scientifica, che individua nell’infanzia la fascia della popolazione più vulnerabile agli effetti del NO2.
Nei 10 monitoraggi effettuati da noi a Roma i valori riscontrati sono sempre al di sopra della soglia indicata dall’OMS per la protezione della salute umana (40 µg/m3), con picchi di concentrazioni oltre i 100 µg/m3. Roma, secondo i dati di rilevamento della rete ufficiale ARPA, mostra costantemente – negli anni – livelli di inquinamento da NO2 superiori (in termini di media annua) ai limiti previsti dalla legge. Tra le 10 città italiane più popolose, i livelli di inquinamento da NO2 di Roma sono secondi (di poco) solo a quelli di Torino. Con la differenza che nella capitale risiede una popolazione tripla rispetto al capoluogo piemontese; e dunque è tripla la popolazione esposta agli effetti di questo gas classificato come cancerogeno certo. Non comprendiamo come, da tutto ciò, si possano pubblicare notizie confortanti sulla qualità dell’aria respirata dai romani.
Insomma, dettagli che non rendono la Capitale un posto sfavillante in cui respirare una boccata d’aria fresca.