«I Green Pass contraffatti sono una bufala tesa a spillare soldi ai più sprovveduti»

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L'associazione Consumerismo ha reso ben chiaro perché farsi spillare i soldi per un Green Pass che quasi sicuramente non funzionerà non ha senso

La denuncia arriva da Consumerismo, associazione di consumatori no profit che sta monitorando il fenomeno dei Green Pass falsi in vendita sui social network e sul dark web. L’attività – in vista dell’ingresso in vigore dell’obbligo a partire dal 6 agosto – si sta intensificando. «Si stanno moltiplicando i tentativi di truffa con i cyber-criminali che si sono specializzati nella vendita di certificati falsi da rilasciare dietro pagamento – denuncia Consumerismo – e sui social network stanno spuntando gruppi segreti che propongono il rilascio di Green pass contraffatti».



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Fioccano Green Pass falsi e chi li compra si fa solo truffare

Questo il messaggio chiaro e forte lanciato dall’associazione. Non solo si parla di «duplice truffa che coinvolge sia chi offre il servizio, sia chi lo acquista» ma anche di una vera e proprio bufala. L’invito è a ragionare sul fatto che «i Green Pass promessi dai cyber-criminali siano a tutti gli effetti una bufala, tesa a spillare soldi ai più sprovveduti e difficilmente in grado di sostituire i documenti ufficiali rilasciati dal ministero della Salute».



Documenti che, ovviamente, saranno stati fatti per non essere replicabili o, comunque, per rendere la vita difficile a chiunque provi a farlo. Comprare un Geen Pass a scatola chiusa, senza avere la certezza se funzionerà o meno una volta giunti al primo controllo, è una mossa davvero sciocca. Anche perché – come si è capito – costano anche tanto. E chi prova a comprarli sta a tutti gli effetti commettendo un reato perseguibile in base alla legge.

«Sul dark web vi sarebbe un vero e proprio mercato di certificati sanitari falsificati, venduti ad un prezzo medio di 100 euro, con punte di 500 euro», spiega Consumerismo. Chi paga – ovviamente solo tramite metodi non tracciabili come i buoni acquisto o le criptovalute – «viene assicurato il rilascio di un Qr Code in versione digitale o cartacea».



Consumerismo ha chiesto ufficialmente alla Polizia Postale di agire con urgenza facendo controlli a tappeto su social e web così da individuare e punire tutti coloro che provano a vendere Green Pass falsificati.