Il successo delle start up e delle nuove imprese messe in campo passa dall’eticità e dall’attenzione per l’ambiente e Gorillas, in tal senso, ne è l’esempio perfetto. Abbiamo contattato Alessandro Colella, il general manager per l’Italia dell’app di delivery nata poco più di un anno fa a Berlino e che è arrivata a Milano con l’idea di toccare presto anche Roma, Genova, Torino e non solo. I progetti del team sono ambiziosi ma le carte in regola ci sono tutte, a partire dalla costumer experience Need-Order-Get, la filosofia sulla quale si basa tutta l’impalcatura: «L’idea di base è stata quella di creare un’app che permettesse ai clienti di avere accesso a beni primari, quelli che si trovano al supermercato, in maniera immediata e con un servizio di consegna a dieci minuti».
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Gorillas nasce proprio per questo, spiega Colella ai microfoni di Giornalettismo: «Ogni volta che si ordina online bisogna mettere in conto almeno una o due ore – se non anche giorni – per ricevere la merce e la giornata va programmata attorno a quello slot di delivery. La nostra app mira proprio a permettere ai clienti di ordinare e ricevere i beni di prima necessità in real time». Proprio su questa intuizione iniziale non da poco si basa il successo di Gorillas, insieme a un altro paio di fattori chiave: «I nostri clienti adorano il servizio. Analizzando i dati che abbiamo a disposizione abbiamo visto che i nostri users hanno aumentato non soltanto la quantità di beni ordinati ma anche la frequenza, quindi i nostri clienti una volta che hanno provato il servizio tendono a riordinare e a ordinare sempre di più.
Oltre a questo, prestiamo particolare attenzione alla qualità dei prodotti. Forniamo sempre prodotti freschi anche per categorie molto difficili come frutta, verdura, carne, prima colazione. Il terzo elemento fondamentale per questo successo è stata la volontà precisa di avere un impatto positivo sulle community che andiamo a toccare con il nostro servizio. Per i nostri biker prevediamo solo contratti regolari con possibilità di ottenere un indeterminato grazie a dei corsi di formazione e cerchiamo di lavorare con produttori e brand di vicinato e di quartiere».
«A Milano abbiamo portato sulla piattaforma Birrificio Lambrate, altrimenti non disponibile nella GDO, abbiamo collaborato con il brand di succhi locale Barba N Juice e la settimana prossima chiuderemo la collaborazione con il brand di gelato REMEO. Tutti marchi non presenti nella GDO», ci spiega il general manager. Un aiuto concreto e la possibilità per i produttori più piccoli di entrare nel digital appoggiandosi a Gorillas facendo investimenti sul locale. E non trascurando l’ambiente, considerato che i bikers di Gorillas si muovo tutti con bicilette elettriche.
«Per garantire la consegna in dieci minuti – chiarisce Colella – quello che facciamo è costruire un network di dark store, che sono supermercati senza accesso al cliente in cui gli ordini vengono processati ad una velocità tale da garantire i tempi di consegna previsti. Nei prossimi dodici mesi, cinquantadue settimane, il nostro obiettivo è quello di aprire in una nuova città ogni mese e di aprire un dark store ogni settimana». Un totale di dodici città italiane e cinquantadue dark store aperti nel prossimo anno dovrebbero dare la possibilità agli italiani di avere la spesa a casa in dieci minuti, quindi.