Le voci sull’uomo di Google come ad della Rai

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Si rincorrono le indiscrezioni su Fabio Vaccarono come possibile successore di Salini

È tempo di toto-Rai. Perché l’attuale consiglio di amministrazione è in scadenza (sta per finire il mandato di tre anni previsto dall’ultima riforma) e occorre trovare un nuovo amministratore delegato. Secondo la legge, infatti, i sette membri del consiglio di amministrazione (due eletti dalla Camera dei deputati e due eletti dal Senato della Repubblica, con voto limitato a un solo candidato, due designati dal Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, uno designato dall’assemblea dei dipendenti della Rai S.p.A.) verranno eletti a metà del 2021. Le voci che si inseguono vorrebbero Fabio Vaccarono come papabile nuovo amministratore delegato, come riporta TPI.



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Fabio Vaccarono e la sua carriera in Google

Un nome di peso, molto evocativo. Fabio Vaccarono, infatti, è vice presidente di Google ed è CEO di Google Italia. L’accostamento del servizio pubblico al colosso di Mountain View è davvero significativo in questa fase storica. Google, infatti, ha appena chiuso accordi importanti con 14 tra gruppi editoriali e giornali italiani, esattamente come sta facendo anche in altri Paesi del mondo. L’impegno del colosso dei motori di ricerca su internet nel settore dell’informazione è sempre più significativo e si sta declinando verso sempre nuovi paradigmi.



Ovviamente, Fabio Vaccarono – se dovesse diventare amministratore delegato della Rai – dovrebbe abbandonare il suo ruolo strategico all’interno di Google (che, tra le altre cose, lo ha confermato a inizio di quest’anno). Ma si tratterebbe pur sempre di una presenza in cda con un expertise che non è possibile ignorare. E che sarebbe sicuramente molto più aperto alle innovazioni digitali e alle sfide che la Rai dovrà affrontare in futuro per non perdere il suo ruolo di punto di riferimento per l’informazione e l’intrattenimento in Italia.

La sua nomina, che sarebbe di natura tecnica, non dispiacerebbe al presidente del Consiglio Draghi il cui consiglio dei ministri – per legge – deve indicare due nomi per il prossimo cda, avrebbe – sempre in base a quanto riportato da TPI – il gradimento del leghista Giancarlo Giorgetti e potrebbe mettere d’accordo anche Pd e Movimento 5 Stelle. Il nome perfetto. Se non fosse per il fatto che è venuto fuori troppo presto.