Circa 40 aziende rivali di Google sostengono che abbia violato il Digital Markets Act dell’UE

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I rivali europei di Google hanno esortato le autorità di regolamentazione antitrust dell'Unione europea ad applicare il Digital Markets Act

Più di 40 rivali europei del servizio di acquisto di Google hanno esortato le autorità di regolamentazione antitrust dell’Unione europea ad applicare il Digital Markets Act (DMA) per garantire che l’azienda statunitense Alphabet, a cui fa capo Google, si attenga a quanto ordinato dall’Unione europea nel 2017 per consentire una maggiore concorrenza delle altre aziende nel motore di ricerca Google.



Nel 2017, la Commissaria europea per la Concorrenza, Margrethe Vestager , ha inflitto a Google una multa di 2,4 miliardi di euro per violazione delle norme antitrust dell’Unione europea: Google aveva abusato della sua posizione molto rilevante sul mercato come motore di ricerca per fare in modo che il proprio servizio di shopping comparativo, quindi un altro prodotto Google, avesse dei vantaggi.

A settembre, il Tribunale dell’Unione Europea ha confermato la decisione della Commissione Europea che aveva multato la società Alphabet per aver violato le regole di concorrenza leale imponendo restrizioni illegali ai produttori di dispositivi Android per consolidare la posizione dominante del suo motore di ricerca. La multa ammonta a 4,125 miliardi di euro ed è la più alta mai inflitta da un’autorità di vigilanza in Europa. La vicenda risale al 2018, alla fine di un’indagine iniziata nel 2015 e condotta dall’attuale Commissaria europea per la Concorrenza Margrethe Vestager.



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Secondo le aziende rivali, Google avrebbe violato il Digital Markets Act (DMA)

Le aziende rivali che hanno esortato le autorità di regolamentazione antitrust dell’Unione europea a intervenire con nuove misure contro Google sono 43 e firmatarie di una lettera indirizzata alla Commissaria europea per la Concorrenza Margrethe Vestager. «La Commissione deve riaprire spazio nelle pagine dei risultati di ricerca generali per i fornitori più rilevanti, rimuovendo le Shopping Unit di Google che non consentono concorrenza ma portano a prezzi più elevati e meno scelta per i consumatori», hanno affermato le società nella lettera letta da Reuters. Secondo queste aziende il meccanismo di Google violerebbe il Digital Markets Act (DMA), un regolamento dell’Unione europea che mira a rendere l’economia digitale più equa e quindi a tenere a freno il potere dei giganti della tecnologia. Il regolamento entrerà in vigore il primo novembre 2022 e diventerà applicabile a partire dal 2 maggio 2023.