Giuseppe Conte pronto a incontrare le Sardine: «Per loro nutro simpatia e rispetto»

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Giuseppe Conte tende la mano alle Sardine e si dice pronto a incontrarle. Senza però strumentalizzare politicamente il movimento

Quando mancano otto giorni alle elezioni regionali in Emilia Romagna alcune dichiarazioni del premier Giuseppe Conte aprono scenari fin qui impensabili. Il premier, infatti, si è detto pronto a incontrare una delegazione delle Sardine, il movimento nato a Bologna per contrastare l’ascesa al potere di Matteo Salvini, qualora lo volessero. «Per loro nutro simpatia e rispetto. Se dovessero chiedermi un incontro mi confronterei volentieri con loro», ha detto l’avvocato pugliese.



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Giuseppe Conte: «Non strumentalizziamo le Sardine a fini politici»

Giuseppe Conte procede comunque con cautela e ci tiene a mettere le mani avanti: «Non è giusto strumentalizzare a fini politici. Come ho già detto, sono aperto al dialogo con chiunque stimoli partecipazione, mostri rispetto delle istituzioni e adotti un approccio costruttivo».



La risposta del premier arriva all’indomani delle dichiarazioni di Mattia Santori, il leader delle Sardine, che nella giornata di ieri si era detto pronto a incontrare Giuseppe Conte, nonostante abbia più volte ribadito che il movimento non ha niente a che vedere con la politica: «Credo che siamo sempre più vicini al momento in cui sarebbe bello potersi finalmente incontrare e chiedere che intenzioni abbiano le forze di governo. Senza ricatti, però», ha detto Santori. Che poi ha anche accennato ai possibili temi del dialogo: «Ci sono temi come i decreti sicurezza e la democrazia digitale su cui vorremmo iniziare un’interlocuzione». Inevitabile, poi, una chiosa sui possibili scenari in caso di vittoria della Lega alle elezioni regionali in Emilia Romagna: «Se Salvini dovesse trionfare vorrà dire che abbiamo perso tutti. Noi non avremo nulla da recriminare, abbiamo ribaltato in ogni caso un paradigma fatto di parole e di odio. E comunque andrà, dopo il 26 gennaio, torneremo a dare ascolto alla struttura nazionale, che ci chiede che futuro ci sarà».

[CREDIT PHOTO: FACEBOOK/GIUSEPPE CONTE]