Giulio Regeni, l’autopsia: “Ammazzato di botte, fatale un colpo al collo”

07/02/2016 di Boris Sollazzo

L’esame degli esperti italiani non lascia dubbi: la morte del ricercatore friulano Giulio Regeni è stata violenta. E’ questo l’amarissimo risultato dell’autopsia sul corpo del ragazzo, dopo il rientro di quest’ultimo in Italia dall’Egitto.

LEGGI ANCHE: GIULIO REGENI E LA BUFALA DELL’AGENTE SEGRETO

L’equipe di medici legali ha riscontrato abrasioni, lesioni diffuse e i segni di un violentissimo pestaggio. Tutto è ancora sotto attento esame, compreso l’esame tossicologico, le radiografie e la tac, ma il colpo letale sembra essere stato dato alla testa, anzi più precisamente al collo, essendo stata riscontrata la frattura, fatale, di una vertebra, quella cervicale, colpita come il resto del corpo da percosse ripetute. In queste ore si cerca di capire quale sia stato l’atto violento che ha provocato la rottura e non si esclude che sia avvenuta per una rotazione forzata ed eccessiva della testa.

L’esito completo degli esami, comunque, sarà reso noto fra qualche giorno. Intanto un’altra certezza sarebbe quella che pur essendovi sul viso di Regeni ferite e segni di percosse, non ci sarebbero invece bruciature.

L’autopsia è avvenuta ieri, dopo il riconoscimento al Policlinico del cadavere di Giulio Regeni da parte dei genitori. Gli approfondimenti, in questi giorni, stabiliranno anche la presenza di ulteriori elementi utili all’indagine, tra cui il momento preciso della morte e di quanto fosse precedente al ritrovamento del corpo senza vita sulla strada per Il Cairo. E il fermo e il rilascio di due sospetti a Fiumicino ci dice che questa terribile storia sarà molto lunga e di non facile soluzione.

 

 

Share this article