I media italiani sanno della partecipazione della Gismondo al convegno organizzato da AfD?

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L'estrema destra tedesca l'aveva invitata a parlare al Bundestag a luglio

L’evento, per certi versi, ricordava da vicino quello che si era svolto in Senato, alla presenza di Matteo Salvini e di una serie di medici e personalità del mondo dello spettacolo che «si facevano domande» sul coronavirus. Il famoso convegno in cui, per intenderci, Andrea Bocelli si era detto indignato per il fatto di essere rimasto chiuso in casa durante il lockdown. La domanda è: i media italiani, che l’hanno ospitata periodicamente nei talk e sui giornali, sapevano dell’incontro tra Maria Rita Gismondo e l’estrema destra tedesca di AfD nel mese di luglio?



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Gismondo e l’estrema destra di AfD insieme al Bundestag

La storia del convegno è stata attualizzata da Tonia Mastrobuoni, inviata di Repubblica in Germania. Il 4 luglio, la scienziata dell’ospedale Sacco di Milano, partecipa – al Bundestag, il parlamento tedesco – a un incontro-convegno organizzato da AfD, Alternative für Deutschland, il partito di estrema destra che, dopo essere entrato a far parte dell’arco costituzionale tedesco, è costantemente monitorato viste le sue manifestazioni sempre più violente e visti i toni molto alti utilizzati soprattutto nel corso della pandemia.



AfD, infatti, ha più volte fatto il paio con i movimenti no mask e no vax tedeschi e internazionali, è intervenuta contro le misure intraprese dal governo di Angela Merkel per contrastare la pandemia, in generale il partito si è reso protagonista della diffusione incontrollata di materiale sui social network che può essere definito negazionista. Per farlo, in molti casi, si è servita anche del giornalista Billy Six che, su YouTube, ha un canale molto seguito dal quale ha provato a fare «controinformazione» (ma sarebbe meglio chiamarla disinformazione) sulle tematiche relative al coronavirus.

Gismondo e l’estrema destra, cosa ha detto nell’intervista

Proprio a lui, la stessa Gismondo – a margine del convegno – ha rilasciato una lunga intervista di 14 minuti, in cui affermava che in Italia il coronavirus fosse diffuso già a partire da metà del 2019, che c’era stata una eccessiva drammatizzazione, che il computo totale dei morti doveva essere rivisto, perché soltanto in minima parte gli italiani erano morti «per» coronavirus, mentre il resto era morto «con» il coronavirus. Inoltre, la Gismondo non si è espressa su una delle immagini più potenti che dall’Italia hanno fatto il giro del mondo durante la prima ondata: i camion dei militari che portavano via le salme da Bergamo. La Gismondo ha affermato: «Non posso dire niente, ero nel mio laboratorio. Ho visto le immagini in tv. Penso che non sia stata una scelta giusta mandare in onda queste immagini che hanno creato un impatto negativo a livello psicologico, la gente è andata nel panico e in confusione. Il governo deve dare sicurezza e tranquillizzare le persone».



Il resto è rappresentato da altre affermazioni controverse, da critiche nei confronti del governo che ha fatto “confusione” sui dati del coronavirus in Italia. L’immagine del nostro Paese in Germania è passato anche attraverso questa intervista della Gismondo. Che, nel frattempo, continua a essere tra gli opinionisti scelti anche dai media italiani per commentare la diffusione della pandemia.