La giornalista che non teme di far presente a Boris Johnson quanto è critica la situazione ucraina

Categorie: Attualità

Boris Johnson rifiuta le richieste di una «no-fly-zone» sull'Ucraina dopo il disperato appello di una giornalista ucraina di ITV News per proteggere i civili dalle bombe russe

L’invasione del territorio ucraino da parte della Russia è già al sesto giorno. Mentre un convoglio militare lungo 40 miglia (più di 60 chilometri) avanza verso Kiev, Boris Johnson nega la richiesta di una «no fly zone» dopo il commovente discorso della giornalista ucraina Daria Kaleniuk.



‘You’re coming to Poland, you’re not coming to Kyiv… because you’re afraid’

A Ukrainian reporter breaks down as she begs @BorisJohnson for a no-fly-zone over Ukraine – the PM rejects her plea as it would see the UK ‘shooting down Russian planes’ https://t.co/qsADEeLz3g pic.twitter.com/yAWP5Ip69T





Leggi anche > La mappa che usa i tweet per aggiornare l’avanzata russa in Ucraina

Boris Johnson nega la «no fly zone»: la giornalista si commuove chiedendo al primo ministro di fare di più per proteggere i civili

Le forze russe si collocano, per ora, a circa 17 miglia di distanza da Kiev, sempre più intenzionate a conquistarla nel tentativo di rovesciare il governo. Pare, e questo è quello che si teme, che l’equipaggiamento militare, composto da moltissimi carri armati visti nel convoglio, sia in avanzamento al fine di intensificare il bombardamento della capitale e, purtroppo, di sterminare ulteriori vite umane. Boris Johnson, nel frattempo, pochi minuti fa, ha rifiutato la richiesta di una «no-fly-zone» sull’Ucraina a seguito di un commovente e disperato appello di una giornalista ucraina, Daria Kaleniuk. Quest’ultima, durante una conferenza stampa a Varsavia, in Polonia, ha con fatica trattenuto le lacrime dichiarando al primo ministro che l’Occidente ha paura di agire: «le donne ucraine e i bambini ucraini sono in uno stato di profonda paura a causa delle bombe e dei missili che volano dal cielo». Daria Kaleniuk ha continuato affermando: «gli ucraini chiedono disperatamente i diritti per proteggere il nostro cielo, noi chiediamo una no-fly zone. Qual è l’alternativa alla no-fly zone?».

Secondo la giornalista, la Nato non sarebbe disposta ad agire perché nutre il timore di una terza guerra mondiale, ma questa, purtroppo, «è già iniziata e sono i bambini ucraini a subire il colpo». Il primo ministro, rispondendole, dichiara che non potrebbe sostenere la «no-fly-zone» poiché tale decisione porterebbe Regno Unito e Nato ad «abbattere aerei russi», una soluzione che, a parere degli esperti, provocherebbe una temibile reazione da parte di Vladimir Putin che altro non porterebbe se non alla terza guerra mondiale. Daria Kaleniuk, che è originaria di Kiev ma ha varcato il confine con la Polonia, parla a Johnson della «profonda paura» che donne e bambini ucraini stanno provando dal momento che bombe e missili piovono dal cielo. Johnson le risponde in modo provocatorio : «vieni in Polonia, non verrai a Kiev… perché hai paura».