Giorgia Meloni sul coronavirus: «L’Italia non è più un posto sicuro, perché fanno sbarcare i migranti?»

Categorie: Attualità

Poi, però, il centrodestra attacca la Turchia e quei paesi che hanno sospeso i voli per l'Italia

I sovranisti italiani non vogliono commentare le parole di Donald Trump sul coronavirus: il presidente degli Stati Uniti, nella giornata di ieri, aveva affermato che, secondo lui, i dati del contagio diffusi dall’Oms non sono corretti. Da più parti, l’inquilino della Casa Bianca è stato accusato di non aver preso seriamente l’emergenza contagio. Ma Matteo Salvini e Giorgia Meloni, sottoposti alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa per presentare le proposte del centrodestra sull’emergenza coronavirus, non vogliono commentare. «Parliamo di sottovalutazione? – ha detto Giorgia Meloni – E allora parliamo della presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen che non ha detto una parola sul tema».



LEGGI ANCHE > Meloni dice che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è un criminale

Giorgia Meloni e l’Italia che non è più un posto sicuro

Poi, il discorso verte inevitabilmente sulle misure da prendere nei confronti dei migranti che sbarcano ancora oggi sulle coste italiane. Nelle proposte del centrodestra c’è anche quella di sorvegliare gli ingressi relativamente all’immigrazione clandestina. La posizione più dura è quella di Giorgia Meloni: «Vogliamo usare una battuta? L’Italia non è più un posto sicuro, perché fanno sbarcare i migranti?». Una frase non proprio rassicurante anche per descrivere la situazione italiana in questo momento.



La conferenza stampa del centrodestra unito ha spiegato le misure che intenderà presentare all’esecutivo nel corso dell’emergenza coronavirus. Per questo Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani hanno convocato un incontro per spiegare ai giornalisti il documento finale che verrà sottoposto all’esecutivo in questo momento. Ci sono delle misure che riguardano la spesa pubblica italiana e altre che hanno sottolineato l’esigenza di un intervento dell’Europa, anche a livello della Bce.

Secondo Antonio Tajani, si tratta di una crisi peggiore di quella derivata dal crollo di Leman Brothers nel 2011. Ma sono Matteo Salvini e Giorgia Meloni a lanciare le bordate più pesanti all’esecutivo. «In Aula ci comporteremo di conseguenza rispetto al nostro coinvolgimento all’interno delle decisioni – ha detto Salvini -: non siamo ancora coinvolti in decisioni comuni, abbiamo appreso del referendum dalle agenzie. Abbiamo letto dei 7,5 miliardi di misure per cittadini e imprese, ma secondo alcuni osservatori, questa cifra basta soltanto per una settimana».