Gioele e il parabrezza, la famiglia del padre: «Già lesionato prima dell’incidente»

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Inizialmente, era stata fatta anche questa ipotesi per la morte di Gioele

Le nuove ipotesi sulla morte di Gioele tornano indietro nel tempo, all’incidente stradale che la madre Viviana Parisi e un furgoncino hanno fatto qualche minuto prima che della donna e del suo bambino si perdessero le tracce. Ecco che la procura di Patti sta vagliando un’altra ipotesi: quella delle condizioni molto serie del bambino di quattro anni subito dopo lo scontro.



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Gioele e l’ipotesi delle gravi conseguenze dell’incidente

Sull’auto, infatti, sono stati rilevati danni importanti al parabrezza anteriore, lesionato dall’urto. Possibile che Gioele, non assicurato al seggiolone, abbia battuto la testa e abbia avuto una conseguenza piuttosto grave da quel colpo subito. Viviana Parisi, a quel punto, sarebbe fuggita via sotto shock, portando con sé il bambino privo di conoscenza.



Tra i boschi di Caronia, successivamente, si sarebbe consumato il suicidio della vittima, dopo la morte del piccolo Gioele. Sarebbe questa la sequenza che stanno provando a ricostruire gli inquirenti, con una ipotesi che, tuttavia, potrà essere confermata soltanto in seguito ad analisi più approfondite – e molto difficili per lo stato del corpo – sulla testa del piccolo Gioele. Le ferite causate poi dagli animali selvatici, infatti, hanno contribuito a rendere più complesso l’esame autoptico.

Il parabrezza lesionato e le piste ancora in piedi

Si tratta comunque di una delle tante piste che si stanno seguendo in questo momento, anche perché non viene esclusa la dinamica dell’omicidio-suicidio. Di certo, l’ipotesi di Gioele grave o addirittura morto sul colpo in seguito all’incidente sarebbe più compatibile con il profilo di Viviana Parisi, descritta sempre come madre amorevole, che mai avrebbe fatto del male al proprio bambino.



Tuttavia, lascia dietro di sé altri interrogativi. Dal momento in cui c’è stato l’incidente a quello in cui la donna è scomparsa oltre il guard-rail sono passati pochissimi minuti. Possibile che, in quel lasso di tempo così ridotto, la donna si sia accorta delle condizioni gravi del figlio e abbia pensato di sparire nel nulla per non lasciare traccia di quello che era successo, impedendo alle altre persone presenti sulla scena dell’incidente di notare alcunché?

La smentita dei legali dei Mondello

Inoltre, a rendere ancora più difficile la possibilità che la pista delle gravi conseguenze legate all’incidente possa aver inciso sulla volontà della donna di allontanarsi sono le dichiarazioni dei legali della famiglia Mondello, quella del padre di Gioele: «Il parabrezza della Opel Corsa di Viviana Parisi era già rotto prima dell’incidente avvenuto il 3 agosto nella galleria Turdi sull’autostrada A20 Messina-Palermo». Improbabile, dunque, che le lesioni possano in qualche modo avere a che fare con la morte di Gioele e della stessa Viviana.