M5S, Giarrusso contro Fioramonti: «Tutta colpa delle nomine improvvisate del nostro vertice»

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Mario Giarrusso attacca l'ex ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti, dopo la decisione di rassegnare le dimissioni

«La sera del 23 dicembre, ho inviato al Presidente del Consiglio la lettera formale con cui rassegno le dimissioni da Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Mi sono ovviamente messo a completa disposizione per garantire una transizione efficace al vertice del Ministero, nei tempi opportuni per assicurare continuità operativa. Per rispetto istituzionale, avevo deciso di attendere qualche altro giorno prima di rendere pubblica la decisione, ma visto che ormai la notizia è stata filtrata ai media, mi sembra giusto parlare in prima persona». Firmato Lorenzo Fioramonti.



La decisione dell’ormai ex ministro dell’Istruzione del Movimento Cinque Stelle di rassegnare le dimissioni ha portato dietro di sé una lunga scia di polemiche. Ad attaccare Fioramonti, in particolare, è stato il senatore Mario Giarrusso, uno dei più feroci contestatori della leadership di Di Maio.

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Giarrusso attacca Fioramonti: «Le dimissioni? C’è qualcosa che non torna»

In un’intervista rilasciata a Repubblica, Mario Giarrusso attacca apertamente Lorenzo Fioramonti: «Non ha mai fatto l’attivista. Lui, come tanti di quelli saliti sul carro del vincitore per fare carriera, è frutto dell’improvvisazione dell’attuale gruppetto dirigente, che ormai decide tutto in solitaria e sta distruggendo il Movimento». Per Giarrusso, se il motivo delle dimissioni di Fioramonti come ministro dell’Istruzione sono dovute all’esiguità dei fondi per la scuola, allora «poi però non puoi dire che continuerai a sostenere il governo. Non ha senso». Il senatore non crede che Fioramonti abbia lasciato per non restituire parte dello stipendio al M5S: «Ma figuriamoci se uno rinuncia a una posizione del genere per qualche migliaio di euro. La gente pagherebbe per fare il ministro. C’è qualcosa che non torna». E sul prossimo futuro, Giarrusso sembra avere le idee chiare: «Ci vorrebbe uno scossone da parte degli attivisti. Che però sono stati trasformati in fan club della curva sud da chi ha in mano le leve della propaganda, pagata con i fondi dei gruppi parlamentari, e ha abolito la collegialità».

Chi al posto di Fioramonti?

Oltre agli attacchi di Giarrusso a Fioramonti, è partito il totonome su chi prenderà il posto dell’ex ministro dell’Istruzione. Nicola Zingaretti mette la scelta nelle mani di Conte, ma è al M5S che spetterà l’indicazione del nome. Stando alle ultime indiscrezioni, salgono le quotazioni della sottosegretaria al Miur Lucia Azzolina, mentre scendono quelle di Nicola Morra. Non sono da escludere i nomi di Luigi Gallo (vicino a Roberto Fico) o del questore della Camera Francesco D’Uva.



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