In una notte degli Oscar che, lo si sapeva già, aveva escluso gli italiani da qualsiasi possibilità anche solo di concorrere per una nomination, occorre aggrapparsi a tutto pur di vedere un po’ di tricolore nel grande spettacolo dell’Academy. E allora perché non andare a rispolverare quella macchia di italianità che riguarda proprio il trionfatore della serata, ovvero il film Parasite, prima pellicola non in lingua inglese a ottenere la statuetta di miglior film? Perché non ricordare a tutti che, nelle scene clou, la colonna sonora che accompagna il film è la canzone In ginocchio da te di Gianni Morandi?
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Il cantante simbolo della musica italiana non aveva mancato di ricordarlo nella giornata di ieri, con un post su Facebook, il social network che più ama e che lo ha reso un vero e proprio influencer, soprattutto per la frequenza con cui risponde ai suoi followers, anche con le frasi più semplici.
«Nella notte tra il 9 e il 10 febbraio, saranno consegnati i premi OSCAR, al Dolby Theater di Los Angeles – ha scritto Gianni Morandi -. Nelle nomination per il miglior film c’è anche PARASITE, un film coreano, che ha nella sua colonna sonora, una canzone italiana. Guardate qualche immagine e ascoltate la canzone che io conosco bene…».
Attenzione a confondere i piani, però. Il fatto che una canzone di Gianni Morandi si trovi all’interno di un film che ha vinto il premio Oscar non significa automaticamente – per una sorta di proprietà transitiva – che anche Gianni Morandi abbia vinto un Oscar. Ci sarebbe un’apposita categoria per questo (miglior colonna sonora) e, inoltre, non è una canzone originale realizzata appositamente per la pellicola in questione. L’entusiasmo è comprensibile, soprattutto sui social network. Ma occorre sempre ricondurlo nella giusta dimensione.