Il macabro gioco che ha invaso i social: la George Floyd Challenge

Spesso e volentieri ci troviamo di fronte a quella chiamata la deriva dei social. Anche oggi, purtroppo, siamo costretti a raccontare del come tutta questa ricerca di visibilità online abbia dato vita a macabri fenomeni web. L’ultimo caso riguarda un ‘gioco’ – le virgolette sono doverose – denominato «George Floyd Challenge». In rete, infatti, molti giovani hanno lanciato questa ‘sfida’: scattarsi una foto nella stessa posa che ha portato, ormai nove giorni fa, all’uccisione del cittadino afroamericano da parte dell’agente di Polizia di Minneapolis Derek Chauvin.

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Le immagini della George Floyd Challenge arrivano, per lo più, dagli Stati Uniti. Si vedono diversi giovani – spesso adolescenti – in compagnia di un loro amico intenti a posare per uno scatto fotografico. Uno dei due si mette a terra, mentre l’altro pone il suo ginocchio sul collo simulando quanto avvenuto a Minneapolis. Il tutto con le facce sorridenti rivolte verso la telecamera. Si dirà che sono giovani, ma la sensibilizzazione su una tragedia (che, purtroppo, non è la prima negli Stati Uniti e neanche nel resto del Mondo) dovrebbe essere il principio fondamentale dell’educazione tra i più piccoli.

George Floyd Challenge, il macabro gioco sui social

Non riporteremo ulteriori immagini e l’unica utilizzata in questo articolo è stata pixelata perché si tratta, presumibilmente, di giovani minorenni. Ma sui social l’hashtag attorno alla George Floyd Challenge è molto attivo. All’inizio era utilizzato solamente dai ragazzi per condividere le loro ‘gesta’, ora è diventato il modo per denunciare questa insensibilità che si vive sul mondo dei social. Sono tantissimi, infatti, gli utenti che hanno sottolineato questa assurda challenge online che non rispetta né la vittima, George Floyd, né tutto quello che sta accadendo negli Stati Uniti da oltre una settimana.

(foto di copertina: da Twitter)

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