La soluzione alla crisi arriva dal web, con il Generatore automatico di Governi Gerry Scotti diventa premier
23/08/2019 di Redazione
«Sono passati 448 giorni da quando l’Italia ha un nuovo governo. Prima o poi cadrà, meglio farsi trovare preparati». Con la politica in fermento dopo la crisi di Ferragosto scatenata da Salvini e in attesa delle nuove consultazioni che partiranno martedì prossimo, il web cerca di risolvere a modo suo i problemi del Paese. E lo fa rispolverando il Generatore automatico di Governi, una sorta di deus ex machina che con un “click” pone fine alle interminabili querelle di Di Maio, Savini, Zingaretti & co. suggerendo soluzioni tanto improbabili quanto divertenti.
Ma i ministri sono tutti perfetti, aiuto, Sergio, non puoi non approvare. Il Presidente del Consiglio è a rischio tour sulle spiagge anche lui, ma fa niente. Nuovo inno nazionale: Le tasche piene di sassi, il cuore pieno di spread.#GeneratoreGoverni pic.twitter.com/9X49CvfI6u
— Paola. 🐍 (@Iperborea_) August 23, 2019
In poche ore il Generatore automatico di Governi è diventato trending topic
Per ottenere la propria personalissima squadra di Governo basta premere il pulsante “Genera un governo” e il gioco è fatto. È così che ci si può trovare con Gerry Scotti presidente del Consiglio, Rocco Siffredi alla giustizia, Wikipedia all’Istruzione e il Gabibbo alla difesa. Se non si è soddisfatti (o si vuole continuare a ridere) basta premere F5 all’infinito e il gioco è fatto. Naturalmente in poche ore #GeneratoreGoverni è diventato trending topic su Twitter, dando vita a migliaia di cinguettii che provano a esorcizzare l’amarezza per la situazione del Paese con una buona dose di riso amaro.
Voldemort alle politiche sociali è notevole #GeneratoreGoverni pic.twitter.com/BQ9BzSAveq
— Giulietta (@Giuliallei) August 23, 2019
Il Generatore automatico di Governi non è una novità: ecco quando è apparso per la prima volta sul web
Il Generatore automatico di governi non è comunque una novità. Nato sulla scia della fortuna di generatori automatici di tutt’altra natura (come quello sulle casate di Harry Potter, sulle canzoni di Fiorella Mannoia o sui post di Beppe Grillo) è stato realizzato da Daniele Tigli a partire da un’idea di Jacopo Paoletti. Era asceso agli onori della cronaca nel 2018 dopo che, a due mesi dalle elezioni, l’Italia si trovava ancora senza un Governo a causa dell’incapacità di trovare un accordo delle forze politiche in campo. Una storia già sentita, insomma.