Gallera dice che in Lombardia la situazione è migliore di alcune regioni

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Le parole dell'assessore al Welfare dopo la richiesta di coprifuoco

Nonostante la situazione in Lombardia non sia particolarmente positiva, dal momento che la regione è tornata a essere il territorio italiano in cui si registrano più contagi in una sola giornata, l’assessore al Welfare Giulio Gallera ha affermato che, in realtà, altri territori vivono un momento analogo se non peggiore rispetto a quello della Lombardia. L’esponente della giunta di Attilio Fontana lo ha detto ai microfoni di 24 Mattino su Radio24.



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Gallera spiega la situazione in Lombardia

L’assessore al Welfare ha ricordato il processo che ha portato comuni e regione a chiedere al governo un coprifuoco dalle 23 alle 5 e la chiusura di esercizi commerciali non alimentari nel week-end è relativo alla previsione dei 600 ricoveri nelle terapie intensive possibili a partire dal 31 ottobre prossimo. Ma, nonostante questo, la situazione in Lombardia secondo Gallera non è così grave come in altre regioni.



«La situazione della Lombardia è una situazione difficile, analoga o leggermente migliore rispetto a quella di altre Regioni – ha detto Gallera -. Campania, Lazio Liguria sono messe molto peggio della Lombardia». La motivazione di questa affermazione consisterebbe nel fatto che le misure di sicurezza più stringenti richieste dalla giunta sono da leggere in misura preventiva e non quando i buoi sono già scappati dal recinto. L’allusione sembra essere all’organizzazione delle altre regioni che, invece, starebbero aspettando l’ondata vera e propria prima di prendere provvedimenti più stringenti.

Le parole di Gallera contrastano con le dichiarazioni di Pregliasco: «In Lombardia, situazione esplosiva»

Poi, c’è spazio per un’accusa al governo e al commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri: «Nel periodo dell’emergenza noi siamo arrivati a 1800 posti letto in terapia intensiva quindi la capacità di ricoverare pazienti gravi ce l’abbiamo in maniera estremamente ampia – ha aggiunto Gallera -. Il commissario Arcuri che gestisce le risorse non ha ancora individuato le aziende che devono fare i lavori. Noi il piano lo abbiamo presentato a metà giugno ed è stato validato a metà luglio dal ministero della Salute, noi eravamo e siamo pronti ad iniziare i lavori, le nostre aziende sanitarie sono state individuate come soggetto attuatore venerdì scorso e non abbiamo ancora l’elenco delle aziende che dovranno fare i lavori».



Le dichiarazioni di Giulio Gallera sembrano fare a pugni con quanto sottolineato dal virologo Fabrizio Pregliasco. Quest’ultimo ha dichiarato che l’attuale situazione in Lombardia è esplosiva. Quest’ultimo non sembra condividere la stessa linea di Gallera, che ha molto insistito sulla capacità predittiva della Lombardia. Pregliasco, infatti, ha affermato: «Avevamo già fatto presente al presidente Attilio Fontana questa esigenza della necessità di aumentare i posti in terapia intensiva, in considerazione della situazione che nella regione è esplosiva».