Il gioco è bello (si fa per dire) quando dura poco. Al tempo dei social, però, la caccia all’engagement e al click facile continua a mietere vittime. Come nel caso del Crazy Cat Café di Milano, finito al centro di scherzi telefonici e false recensioni negative per aver allontanato (dopo oltre 20 minuti di diretta) lo streamer Twitch “noto” come Gabbrone che stava infastidendo i clienti del locale e le persone che stavano lavorando.
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«Purtroppo stiamo subendo un attacco mediatico causato da un episodio avvenuto questo martedì 16 giugno – denuncia il Crazy Cat Café di Milano su Instagram -. Uno streamer, di cui non faremo il nome per non alimentare la visibilità, è venuto nel nostro locale, in diretta Twitch. La popolarità di questo personaggio deriva dal fatto che entra nei locali o negozi e comportandosi in modo molesto, alla fine, si fa cacciare, il tutto condito dal supporto del suo pubblico in live, che lo incita in chat».
Il nome dello streamer “non citato” è Gabbrone, un ragazzo (classe 2002) che si “diletta” nel realizzare dirette all’interno di bar, locali e ristoranti mantenendo comportamenti poco consoni. Di cosa parliamo? Di questo, l’evento denunciato dai titolari di Crazy Cat Café.
Alcune volgarità, qualche bestemmia. Poi comportamenti poco consoni alle norme e ai protocolli ancora vigenti all’interno dei locali al chiuso (in particolare per quelli del settore ristorativo) come il mancato utilizzo della mascherina per coprire naso e bocca quando non si è al tavolo. Ma questo non basta. Come denunciano (e si sente anche nel corso della diretta di Gabbrone su Twitch) i dipendenti, durante questo live-streaming il locale ha subìto diversi scherzi telefonici non stigmatizzati dall’autore stesso della piccola “impresa” social.
Ma cosa dice Twitch in merito alle norme sull’incitamento all’odio (non è questo il caso) e le molestie (fattispecie che fa riferimento alla denuncia da parte dei ristoratori)? Le linee guida sono molto chiare: «Non tolleriamo in alcun modo i comportamenti volti all’odio o molesti, né quelli che incoraggiano o incitano all’odio o alle molestie. Tuttavia, consentiamo agli utenti di discutere di contenuti volti all’odio o molesti per motivi di satira, oppure didattici, purché tali contesti siano chiari. I contenuti satirici sono accettabili se utilizzano elementi quali l’ironia, l’esagerazione o il ridicolo per esporre e criticare i comportamenti ingiusti. Il tentativo di promuovere punti di vista volti all’odio con il pretesto della didattica o della comicità porterà alla sospensione del tuo account».