Il Napoli ha battuto 2-0 il Liverpool nella prima giornata dei gironi della Champions League. Di Mertens su rigore e Llorente i gol che hanno permesso ai partenopei di prevalere sui detentori della coppa.
A tenere banco sono però le parole pronunciate da Alessandro ‘Billy’ Costacurta al termine del match. L’ex difensore del Milan, oggi opinionista Sky, durante un fuorionda si è lasciato scappare la frase: «Un regalino il rigore al Napoli, no?».
Costacurta si riferisce al penalty concesso dall’arbitro Brych ai partenopei al minuto 81: Robertson tocca in area Callejon e il fischietto tedesco, a pochi metri dall’azione, indica immediatamente il dischetto. Prima di convalidare l’assegnazione del rigore, Brych aspetta però la conferma del contatto da parte degli arbitri al Var: senza l’ausilio della on field review, senza cioè aver bisogno di andare a rivedere l’azione al monitor, il direttore di gara conferma la sua decisione. Mertens calcia e porta in vantaggio il Napoli, prima del definitivo 2-0 di Llorente a tempo ormai scaduto.
I tifosi del Napoli non hanno preso bene il fuorionda di Costacurta. In molti infatti si sono scagliati su Twitter contro l’opinionista Sky: «Senza sapere di essere in onda Costacurta dice che è un regalino il rigore al Napoli. Noooooo? Falsi come Giuda, davanti alle telecamere dicono altro», ha scritto un utente sui social network.
#NapoliLiverpool #Costacurta senza sapere di essere già in onda :"un regalino il rigore al Napoli! Nooooo ??? " … falsi come Giuda … davanti le telecamere dicono altro … @SkySport
— Stefano Russo (@stefarussnaples) September 17, 2019
Qualcun altro invece definisce addirittura ‘venduto‘ l’ex centrocampista del Milan: «Quando fanno i veri (chiamiamoli) regali ai soliti piemontesi non li vedi Costacurta? @SkySport inchinatevi al @sscnapoli venduti!»
Dopo questa ‘strepitosa vittoria‘, come l’ha definita il presidente Aurelio De Laurentiis, il Napoli giocherà la sua seconda partita di Champions League Mercoledì 2 ottobre alle ore 18.55 allo stadio ‘Luminus Arena’ di Genk.
[CREDIT PHOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI]