Twitter sta aprendo a tutti la sua funzione “unmention” nelle conversazioni

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Ad aprile è iniziato il test, ora la funzione unmention di Twitter sarà accessibile a tutti e ogni utente potrà controllare i suoi tag

Tutti potranno lasciare una conversazione Twitter alla quale non desiderano partecipare. La funzione unmention Twitter, che corrisponde alla possibilità di abbandonare una conversazione nella quale si è stati menzionati ma non si desidera rimanete, ha lo scopo di evitare risposte indesiderate. La società ha annunciato che questa possibilità – sulla quale sta lavorando da oltre un anno –  verrà allargata a tutti quanti dopo averne parlato per la prima volta proprio l’estate scorsa. La funzione è stata rilasciata ad aprile per testarla con un gruppo selezionato di utenti ma ora, con l’aggiornamento, tuti potranno uscire da discussioni alle quali non vogliono partecipare.



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La funzione unmention Twitter in arrivo per tutti: come funziona

Come funziona il nuovo strumento per uscire dai thread ai quali non si desidera partecipare tu Twitter? Utilizzando la funzione – come viene spiegato su Engadget – l’handle dell’utente viene automaticamente scollegato dal thread di Twitter così da non poter essere più menzionato in future interazioni. Agli altri utenti viene tolta anche la possibilità di rispondere a tweet precedenti in quella stessa conversazione. Quello che accade, in sostanza, è che quella conversazione prosegue ma l’utente che ha attivato la funzione non riceverà più notifiche di menzione né vedrà – a meno di non andarle volutamente a cercare – le risposte successive all’unmention.



La nuova funzione sarà utilizzabile sia da versione mobile che da versione desktop di Twitter. Lo scopo dell’azienda è quello di fornire a ogni utente la possibilità di controllare il modo in cui gli altri interagiscono con lui, soprattutto nel tentativo di impedire le molestie via Twitter. La piattaforma sta anche testando un servizio aggiuntivo alla limitazione di risposte che permetterebbe di attivare una “modalità sicurezza” che va a bloccare automaticamente gli account individuati come problematici.