In Francia la polizia non potrà più usare la tecnica dello strangolamento che ha ucciso George Floyd

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In Francia la tecnica dello strangolamento non potrà più essere utilizzata dalla polizia né verrà insegnata durante l'addestramento

La tecnica dello strangolamento che è costata la vita a George Floyd non verrà più utilizzata da polizia e gendarmeria francesi. A comunicarlo è stato il ministro dell’Interno Castaner in un discorso in cui è stato affrontato il tema del razzismo, sottolineando la violenza di alcune forse di polizia. La decisione presa dalla massima carica all’interno del governo francese per quanto riguarda la gestione delle forze dell’ordine ha uno scopo preciso: impedire che una vita umana venga stroncata per il solo fatto di subire un arresto.



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«La polizia francese non è la polizia americana»



Questo il messaggio preciso di Castaner, il cui scopo è far sì che nessuna persona razzista possa abusare del proprio ruolo di potere per fare del male alle persone. «Nessuna violenza alle deontologia può essere tollerata. Nessun razzista può indossare in maniera onorevole la divisa della polizia o della gendarmeria», dice il ministro. «Ho chiesto di avviare sistematicamente una sospensione di servizio per ogni comprovato sospetto o dichiarazione razzista», con l’intento di proteggere le persone dall’abuso di potere. Sollevata anche la questione della differenza effettiva tra la polizia francese e quella americana, volendo però rispondere alle «domande legittime» fatte dai cittadini.

«Nessuno deve rischiare la propria vita» per la tecnica dello strangolamento

«Dopo diversi mesi di lavoro siamo giunti a una conclusione e ho deciso di prendere delle misure poiché nessuno deve rischiare la propria vita durante un arresto. Il metodo della presa per il collo, detto “dello strangolamento”, verrà abbandonato e non sarà più insegnato nelle scuole di polizia e gendarmeria». Punire chi è razzista impedendogli di esercitare ruoli di potere, quindi, e mettere i poliziotti nell’impossibilità di uccidere qualcuno nel corso di un arresto grazie alla tecnica dello strangolamento. Si tratta di un «metodo che comporta pericoli». Sull’arresto il ministro ha aggiunto che «se un poliziotto o un gendarme dovrà tenere qualcuno a terra durante un arresto, sarà vietato applicare una pressione sul collo». Una decisione sicuramente forte che incontrerà approvazione da un lato e contestazioni dall’altro.