Dopo la Bartolini, è la volta del focolaio TNT. Sempre a Bologna. Nella sede dell’azienda di logistica che si trova in via della Salute (una vera e propria ironia della sorte), sono stati registrati 18 contagi da coronavirus, dopo che negli ultimi giorni erano stati effettuati almeno 220 tamponi sui dipendenti dell’azienda. Un caso che ricorda molto da vicino quello di 10 giorni fa, alla Bartolini di Bologna. In quella occasione, infatti, si erano registrati 67 casi di positività.
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Al di là dei numeri, tuttavia, ci sono anche le posizioni dei sindacati dei SI Cobas di Bologna, che hanno affermato come in realtà il numero dei casi positivi potrebbe essere di gran lunga superiore nei prossimi giorni, visto il numero di tamponi effettuati e viste le condizioni di lavoro in cui operano i dipendenti, compresi quelli che sono risultati positivi.
In mattinata, è stata la TNT a confermare l’esito dei tamponi: «All’esito dei tamponi effettuati da parte dell’Asl tra alcuni dei lavoratori, ci sono stati, al momento, riferiti 18 casi di positività al contagio, tutti riguardanti soggetti asintomatici. I test sugli altri lavoratori del sito sono ancora in corso».
Il rischio, dunque, è che il focolaio possa espandersi ancora di più. Addirittura, nelle ultime ore, i sindacati hanno parlato di 31 contagi e non soltanto di 18 casi di positività: «Alla Tnt-Fedex di Bologna ci sono 31 casi di Coronavirus e aumenteranno perché sono presenti, in tutto, circa 200 lavoratori». Tiziano Loreti, rappresentante dei SI COBAS, ha ricordato come già due giorni fa fossero stati riscontrati due casi di positività e che il lavoratori, timorosi per le conseguenze, avevano fatto sciopero per evitare di contrarre il virus. Gli operai avevano mandato già una diffida all’azienda perché, nonostante la segnalazione, non erano stati presi provvedimenti nella fattispecie.