Gli hashtag lasciano il tempo che trovano, ma spesso e volentieri rappresentano un sentimento popolare che non può esser sottovalutato. Nelle ultime ore su Twitter è diventato di tendenza #NoFinaleChampionsaIstanbul: una sorta di mobilitazione delle rete per convincere la Uefa a scegliere un’altra sede per la finale Champions 2020 in programma il prossimo 30 giugno proprio in Turchia. La richiesta, come ovvio, fa riferimento a quanto sta accadendo da alcuni giorni al confine con la Siria dopo la decisione del presidente Erdogan di avviare l’offensiva militare contro i curdi. Una mossa che sembra esser piaciuta molto anche ai calciatori della Nazionale turca che non hanno lasciato spazio a interpretazioni tra esultanze e post social.
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Il calcio, dunque, si è unito inesorabilmente alla politica internazionale. Per questo motivo, visto l’ostracismo della Turchia nel pensare a una ritirata dalla Siria – con i morti, molti di cui innocenti, che salgono di ora in ora per via dei bombardamenti e delle azioni da terra – il popolo della rete si è unito per chiedere di escludere la Turchia, nel caso particolare Istanbul, dagli onori di ospitare la prossima finale Champions come deciso lo scorso anno. Ma dalla Uefa si frena bruscamente.
A deludere quelli del #NoFinaleChampionsaIstanbul ci ha pensato Michele Uva, vicepresidente della Uefa, che ha parlato di questa vicenda ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ su RadioUno: «È evidente che tutta questa vicenda vada vista e discussa all’interno dell’Esecutivo. Revocare una finale è, però, un atto forte e ritengo che al momento non siamo nelle condizioni di poter parlare e discutere di tutto questo. Con il Comitato Esecutivo e il presidente Ceferin valuteremo insieme tutte le situazioni, ma mi pare prematuro parlare di sanzioni di questo tipo».
Per il momento, dunque, la finale Champions del 30 maggio 2020 è prevista ancora a Istanbul perché la situazione geo-politica non appare – ai vertici della Uefa – così grave da correre ai ripari con una scelta così forte come la revoca dell’onore di ospitare la partita più attesa dell’anno.
(foto di copertina: Mahmut Burak Burkuk – Depo/Depo Photos via ZUMA Wire)