Filippo Facci e quell’editoriale sullo stupro
27/05/2018 di Redazione

Sta facendo decisamente discutere il commento di Filippo Facci in prima pagina su Libero che parla del risarcimento di una adolescente statunitense per una violenza sessuale.
Chi se ne frega se ci additeranno per cattivo gusto o se diranno che noi uomini (ma anche tante donne, crediamo) non possiamo capire cosa sia uno stupro: ma subirne uno in cambio di un miliardo di dollari (un-miliardo-di-dollari) come dire, se ne puo’ perlomeno parlare
Specialmente il finale
Per quella cifra – a vent’anni – è lecito chiedersi quanti si farebbero derubare l’infanzia non una, ma anche due, tre volte. Siamo cinici? Può darsi, ma l’alternativa è vederla solo come una povera ventenne sfortunata per un brutto incidente avvenuto otto anni fa: e non possiamo farcela.
Dare a uno stupro un valore economico lo priva della violenza che esso produce. Delle conseguenze permanenti che avvolgono l’anima della vittima. Uno stupro è uno stupro e non ha prezzo.#NonComproLibero @FilippoFacci1 @lauraboldrini @Libero_official pic.twitter.com/5LHRmpbuoi
— saverio giangregorio (@saveriolakadima) 27 maggio 2018
“Queste parole di Filippo Facci – commenta l’ex presidente della Camera e deputata di Leu, Laura Boldrini – si riferiscono alla violenza subita da una ragazzina di 14 anni negli Stati Uniti. La sua tesi e’ che per tanti soldi una adolescente possa anche accettare di essere abusata. Ma vi sembra accettabile che un giornale nazionale possa pubblicare queste agghiaccianti prese di posizione? E l’ordine dei giornalisti che dice?”.