Feltri dice che “Salvini ubriacone” è stato un “peto orale” di Zingaretti

Categorie: Rassegna stampa

Il direttore di Libero attacca il segretario del Pd «Animale preistorico che ha l'eloquio di un plantigrado ammaestrato da un analfabeta di ritorno e andata»

Dare a qualcuno dell’ubriacone è un insulto facile e scontato. Vittorio Feltri commenta così l’attacco di Nicola Zingaretti a Matteo Salvini, e aggiunge che se il leader leghista «si bagna la gola secca» sono solo «cazzi suoi».



Feltri dice che “Salvini ubriacone” è stato un “peto orale” di Zingaretti

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L’editoriale della domenica di Vittorio Feltri non poteva non avere come tema l’insulto lanciato dal segretario PD al leader leghista: Nicola Zingaretti ha infatti definito Matteo Salvini come «l’ubriacone del Papeete» durante la visita a Spoleto. «Un insulto gratuito che viene lanciato spesso a chi è antipatico da coloro che non dispongono di validi argomenti» scrive sulle pagine di Libero Vittorio Feltri, sottolineando che chi utilizza questo insulto pensa «di aver usato una bomba atomica» mentre in realtà «si tratta di un peto orale».



Ben venga qualche bicchierino: Feltri non ha problemi ad ammettere di essere «tacciato di bere smodatamente sebbene nessuno mi abbia mai visto ciucco» ma poco gli importa, così come non dovrebbe importare a nessuno quanto beve o non beve Matteo Salvini. «Sono cazzi suoi» scrive Feltri, e continua ad evidenziare che il problema non è tanto la parola «ubriacone» quanto «l’intento offensivo di Zingaretti», che il giornalista descrive come «una specie di animale preistorico, che ha l’eloquio di un plantigrado ammaestrato da un analfabeta di ritorno e anche di andata».  Dare dell’alcolizzato «a Mario Lombardo è come dare del figlio di puttana a qualcuno di cui non si conosce la madre» incalza la penna di Feltri che giudica il cambio di comunicazione del segretario Pd come un «operazione volgare e insensata». In conclusione, Feltri chiama un brindisi: «Caro Salvini, cin cin».

 



(Credits immagine di copertina:  ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)