Vittorio Feltri ridimensiona Casalino: «È un semplice passacarte»

25/09/2018 di Enzo Boldi

Chi è veramente Rocco Casalino? A porsi la domanda (e a darsi la risposta) è il direttore di Libero Vittorio Feltri. Nel suo editoriale di oggi, il vulcanico giornalista ridimensiona la figura del portavoce del premier Giuseppe Conte, racchiudendolo sotto l’etichetta di mero impiegato passacarte e, per questo motivo, fin troppa importanza è stata data alle sue parole contro i dirigenti del Mef.

LEGGI ANCHE > L’audio di Casalino, l’Ordine dei giornalisti ha avviato un’istruttoria

L’eco del famoso audio di Rocco Casalino continua a riecheggiare nell’aria anche a distanza di giorni, con la fronda del Movimento 5 Stelle – coadiuvata, in parte, dal tono rasserenante del leader della Lega Matteo Salvini – che ha difeso e difende a spada tratta il portavoce del Presidente del Consiglio, mentre buona parte dell’opinione pubblica si è scagliata contro quelle parole di minaccia. Vittorio Feltri prova a mettere una pietra tombale sulla questione.

Feltri Casalino, storia di un passacarte di successo

«Casalino ha acquisito una enorme notorietà pur non essendo nessuno – scrive Feltri su Libero -. Non è un deputato, né un senatore, ma un semplice passacarte». Una sentenza che viene condita da altri giudizi lapidari sul personaggio: «Salì alla ribalta per aver partecipato a uno dei programmi più insulsi, il Grande Fratello. Non si capisce perché mai, se spara quattro minchiate, debba esser preso sul serio come se avesse aperto bocca la Madonna».

Feltri Casalino e l’impiegato ben retribuito

I responsabili di questa notorietà, secondo il direttore di Libero, sono i giornalisti. «Siamo i responsabili di questa supervalutazione di un tipo che, in realtà, è poco più di un impiegato, seppur ben retribuito – spiega Feltri -. Ci è stato montato su un caso, quasi si trattasse di un incidente diplomatico, ma è solo una boiata pazzesca ingigantita». E poi la stoccata finale: «Forse qualcuno ha scambiato il portavoce per un padreterno. E, invece, non è padre e non sarà nemmeno eterno, ci auguriamo».

(foto di copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI)

Share this article