Fedez e la frecciata a Bocelli: «Fare silenzio non fa male». E racconta dell’amico 18enne 

Fedez-Bocelli, capitolo secondo. Il rapper, dopo aver sentito le dichiarazioni del tenore in merito al lockdown che lo ha umiliato e offeso perché ha limitato le libertà personali, aveva scritto un laconico tweet in cui diceva di essere rimasto senza parole. Poi, è stato senz’altro più loquace e ha fatto capire che Bocelli avrebbe dovuto restare in silenzio di fronte alla tragedia del coronavirus.

Fedez-Bocelli, la risposta del rapper

Fedez ha raccontato la sua esperienza diretta del coronavirus, rendendo nota la storia di un suo amico di 18 anni di cui ha pubblicato sui social una fotografia. «Vi presento un mio amico che causa Covid ha dovuto subire un trapianto di polmoni a 18 anni. Poi fare silenzio ogni tanto non fa male eh» – ha scritto Fedez, mentre pubblica uno scatto insieme al ragazzo che, durante il coronavirus, ha dovuto subire un trapianto ai polmoni in seguito alle complicazioni legate al contagio.

Fedez-Bocelli, il motivo della risposta del rapper sui social

Andrea Bocelli, invece, aveva partecipato nel pomeriggio a un convegno nella biblioteca della Minerva in Senato, nel corso del quale ha affermato di essersi sentito umiliato per le libertà personali di cui era stato privato nel periodo del coronavirus. Un’affermazione che sta facendo discutere tantissimo, anche perché il tenore ha aggiunto di non conoscere nessun paziente che è finito in terapia intensiva e che, in base a questa sua esperienza, il coronavirus non può essere stato così grave. Bocelli ha anche sostenuto di aver compreso che le cose sulla pandemia «non sono poi così tanto gravi come ce le hanno raccontate».

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