Federica Pellegrini su Twitter: “Ecco quanto guadagno”

La campionessa di nuoto Federica Pellegrini fa notare il suo misero stipendio su Twitter. La nuotatrice si confessa postando un pezzo della Gazzetta dello Sport che riprende tutti i salari degli sportivi di spicco in Italia: “Questo e’ quello che ho guadagnato vincendo 2 mondiali con 3 record del mondo in una sola edizione!!fate voi!!!”. La somma? Tremila euro.

Questo e’ quello che ho guadagnato vincendo 2 mondiali con 3 record del mondo in una sola edizione!!fate voi!!! pic.twitter.com/ac9XJmrp8Z

— Federica Pellegrini (@mafaldina88) August 13, 2013

PRO E CONTRO – Sotto non mancano i commenti degli utenti che concordano sullo stipendio troppo esiguo. “Non è che c’è un errore di battitura e sono 30000? Lo spero per te, sennò qui pagano in base ai metri percorsi” ironizza Antony, “Poi la gente si permette di giudicare se fai un paio di pubblicità!!!” twitta Chiara. “Fede, non recriminare. 🙂 Gli sponsor vi sostengono moltissimo: abiti, inviti, auto,… Be grateful. :)” aggiunge invece un altro follower. La campionessa replica: “e infatti…se non ci fossero gli sponsor e la mia squadra (c.c.Aniene) sarebbe molto difficile !!!!”

@mafaldina88 non è che c’è un errore di battitura e sono 30000? Lo spero per te, sennò qui pagano in base ai metri percorsi

— Antony (@AntonySciascia) August 13, 2013

@chiaraeagle infatti…se non ci fossero gli sponsor e la mia squadra (c.c.Aniene) sarebbe molto difficile !!!!

— Federica Pellegrini (@mafaldina88) August 13, 2013

Federica Pellegrini ha fatto diversi spot per svariate aziende (anche grosse come Enel). Non è detto che però dietro il suo volto ci sia sempre un guadagno. Basti pensare allo spot sociale contro la violenza sulle donne sotto lo slogan “Ferma il bastardo” o al suo volo da “colombina” per il Carnevale di Venezia.

In tempi di “magra” insomma ci si reinventa il mestiere. Lei intanto assicura a tutti che non ha una paga da calciatore di serie A: anche per sviare le numerose critiche dovute ai suoi numerosi contratti pubblicitari.

(Photocredits: LaPresse/Getty)