Come i social inglesi hanno preso l’articolo della Gazzetta che consiglia all’Italia di stare attenta ai favori all’Inghilterra

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Nell'articolo firmato dal corrispondente Stefano Boldrini, si evidenzia il ruolo avuto da Boris Johnson nello stop alla SuperLega

La Gazzetta dello Sport mette in guardia da eventuali favori all’Inghilterra e la notizia supera agevolmente il canale della Manica grazie anche ai social network. In un pezzo pubblicato sull’edizione odierna, dopo la semifinale con la Danimarca, il corrispondente da Londra Stefano Boldrini ha spiegato per quale motivo, secondo lui, la UEFA potrebbe essere propensa a ricambiare il favore a Boris Johnson, il premier britannico che si è speso in prima persona per evitare che le squadre della Premier League potessero prendere parte alla Superlega voluta da Florentino Perez e da Andrea Agnelli. Un articolo – quello della rosea – che non risparmia affermazioni come: «tra l’Inghilterra e un titolo annunciato, in un torneo giocato in casa, c’è ora l’Italia e da queste parti sono preoccupati» o «un effetto ricambio sta nella logica delle cose: penseremo male e saremo peccatori, ma meglio così che passare per fessi».



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Favori all’Inghilterra secondo l’articolo della Gazzetta dello Sport

L’eco di queste frasi ha fatto presto il giro d’Europa. Simon Evans, che si occupa della redazione sportiva dell’agenzia di stampa internazionale Reuters (un passato anche come corrispondente a Milano) ha subito evidenziato il punto:



Tra i commenti, spuntano anche i riferimenti alla ferita aperta lasciata dall’Italia al mondiale in Corea del Sud del 2002, quando proprio un arbitraggio sconclusionato (e anche un po’ macchiettistico) tornò a favore dei padroni di casa in un quarto di finale passato alla storia per l’eliminazione degli azzurri a vantaggio della squadra asiatica. Nei commenti al tweet – che, come al solito, sfociano anche in offese – ci si chiede perché proprio l’Italia possa parlare di furti e di complotti e con quale credibilità. Insomma, una serie di luoghi comuni che avvelenano ancor di più i pozzi.

Di certo, il primo quotidiano sportivo in Italia – che risulta essere uno dei brand più riconoscibili, dal punto di vista della stampa di settore, in Europa – ha messo sul piatto una provocazione evitabile, basandosi su elementi piuttosto circostanziali (come il contrasto di Boris Johnson alla Superlega o, ancor di più, al generoso rigore assegnato nella serata di ieri all’Inghilterra, penalty che ha permesso ai sudditi di Sua Maestà di passare in finale). Saranno giornate lunghissime e velenose quelle dell’avvicinamento alla finale di Wembley.