Nella fase 2 a Milano i cittadini dovranno fare «vita di quartiere»

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Come si articolerà la fase 2 a Milano sta emergendo nei piani del comune, che puntano su una vita di quartiere per i cittadini

Dal governo fino alle realtà comunali, in questi giorni tutti stanno lavorando per delineare come sarà la fase 2 in Italia. A partire dal 4 maggio nella città di Milano – che oggi ha visto un aumento maggiore rispetto a ieri dei nuovi contagiati – tanto si baserà sulla capienza limitata dei trasporti pubblici. Proprio per questo nel documento al quale il sindaco Sala e i suoi assessori stanno lavorando si parla di «vita di quartiere» in fase 2 per i cittadini di Milano, fatta di pedonalità favorita e mezzi di trasporto di superficie meno inquinanti.



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I servizi essenziali devono essere raggiungibili a piedi in 15 minuti

Il piano per la città di Milano parte dalla capienza ridotta del trasporto pubblico e arriva a chiarire quali saranno le strategie per far tornare la città a vivere poco alla volta. Per prima cosa la pratica dello smart working andrà riconsolidata e andranno rivisti gli orari di qualsiasi attività, dai negozi alle scuole. In ballo c’è l’idea di dedicare specifiche fasce orarie alla popolazione più vulnerabile. Pur garantendo l’impegno per aumentare gli spostamenti in superficie con mezzi che inquinino poco, l’idea di base è quella di rendere accessibili i servizi essenziali a tutti con spostamenti a piedi di massimo 15 minuti. Quotidianità e spazio pubblico vanno ripensati, quindi, nella chiave di lettura della vita di quartiere.



Aumento degli spazi pedonali e ingresso nei parchi monitorato

Favorire la pedonalità sarà imperativo: si sta lavorando individuando percorsi protetti che garantiscano il distanziamento per i marciapiedi. Verranno anche realizzate delle pedonalizzazioni temporanee in quei quartieri dove c’è meno verde. I parchi, che verranno riaperti gradualmente, prevederanno un monitoraggio degli ingressi. Anche i centri sportivi dovrebbero riaprire senza permettere però l’utilizzo degli spogliatoi. I condomini saranno incentivati a consentire il gioco negli spazi comuni. Anche i negozi verranno riorganizzati in modo da favorire la vita di quartiere.

Milano rispettosa dei protocolli sanitari

 



Per rilanciare il turismo, una delle principali fonti economiche per la città, Milano farà tutto quello che può. L’idea è quella di promuoverla come Città Sicura che rispetta i protocolli sanitari e permette ai cittadini di circolare stando alle regole. Il Comune sta predisponendo un piano di riapertura dei mercati comunali scoperti in sicurezza lavorando anche per gli eventi e gli spettacoli, previsti in fase 2 a numero chiuso e replicabili quartiere per quartiere.

(Immagine copertina da Pixabay)