Servizio sui fascisti a Predappio, il caporedattore del Tg3 Emilia Romagna si dimette

Il caporedattore del Tg3 Emilia ha deciso di dimettersi in seguito alle polemiche sollevate per la messa in onda del servizio sulla commemorazione di Benito Mussolini a Predappio. Le dimissioni di Antonio Farnè sono arrivate dopo diversi attacchi di «apologia del fascismo» da parte della classe politica e dall’Anpi. L’ex presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna ha quindi deciso di rinunciare al suo incarico dopo l’apertura di una indagine interna da parte dell’amministratore delegato Rai Fabrizio Salini.

Servizio sui fascisti a Predappio, il caporedattore del Tg3 Emilia Romagna si dimette

Il servizio andato in onda durante l’edizione delle 19.30 di domenica 28 aprile mostrava la commemorazione di Benito Mussolini andata in scena a Predappio. Tra le critiche principali rivolte ai due minuti di girato, quella dell’assenza di contraddittorio. «Due minuti di interviste e immagini, con tanto di saluti romani, sulla manifestazione fascista» aveva commentato il deputato Pd Michele Anzaldi e segretario della commissione di Vigilanza Rai. Lui per primo sollevò il caso accusando di aver fatto «apologia del fascismo», spingendo quindi il direttore del Tgr Alessandro Casarin a dissociarsi da quanto andato in onda, a cui ha fatto seguito l’apertura dell’indagine interna. 

Durissime erano state anche le parole dell’Anpi, che aveva espresso sdegno profondo: « Un servizio vergognoso e gravemente lesivo del dettato antifascista della Costituzione repubblicana – aveva scritto in una dichiarazione il vice presidente nazionale Gianfranco Pagliarulo insieme al segretario Andrea Liparoto – due minuti di oltraggio all’Italia».

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