Esiste una falsa lettera mamma Willy sui social che sta girando e che ha destato l’attenzione dell’intera famiglia del ragazzo di Colleferro ucciso il 6 settembre 2020. Si tratta di «false dichiarazioni», come hanno detto i genitori del giovane ucciso, che sono comparse a decine sui social network – insieme alla lettera attribuita alla mamma di Willy – ma che non appartengono in nessun modo ai familiari della vittima. La situazione è talmente grave che, alla fine, la famiglia stessa ha deciso di chiedere apertamente di finirla con le strumentalizzazioni.
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Tutte queste false dichiarazioni hanno iniziato a diffondersi e diventare virali (basti vedere i numeri, per esempio, della falsa lettera che – nel post Facebook inserito in questo articolo – ha fruttato oltre 2500 mi piace, quasi mille commenti è oltre 560 condivisioni. Nella lettera in questione, per esempio, si fa riferimento alle presunte condizioni economiche della famiglia di Willy e a quello che la mamma avrebbe fatto per crescerlo.
Una serie di contenuti che, ovviamente, disturbano il dolore e la quiete di una famiglia che ha già dovuto affrontare tanto e che non merita anche di vedere la tragica storia del figlio sfruttata sui social per ottenere interazioni. Tutti questi presunti contenuti dei familiari del giovane hanno iniziato a circolare sui social lunedì, in seguito alla decisione della Corte di assise di condannare i quattro giovani di Artena (Gabriele e Marco Bianchi, Francesco Belleggia Mario Pincarelli) accusati del pestaggio che ha portato alla morte di Willy Monteiro Duarte.
La scelta della famiglia di Willy è stata sempre quella di rimanere lontano dai riflettori, dai giornalisti e dalle situazioni di esposizione mediatica in generale. Questa decisione si sostanzia anche nel post che, come madre, padre e sorella di Willy, i familiari hanno deciso di condividere col mondo: «La giustizia va perseguita in tutte le sue forme e per questo, come famiglia, ci discostiamo da ogni genere di strumentalizzazione. Stanno girando molte lettere firmate “la Mamma di Willy” che però non sono state scritte dalla famiglia. La preghiera è l’unico mezzo che abbiamo per parlare con Willy e resterà sempre una cosa privata».