I media del Cremlino avrebbero provato a influenzare le elezioni Usa a suon di fake news. Ad affermarlo sono gli analisti di EuVsDisinfo, una taks force che lavora apposta per contrastare la propaganda straniera malevola che mira a influenzare le sorti politiche degli stati. Nei giorni precedenti al voto in Usa i media che scrivono a favore del Cremlino specializzati in complottismo e fake news hanno pubblicato una serie di contenuti fake per screditare Joe Biden e favorire Donald Trump. L’intera analisi è contenuta nell’articolo “Pro-Kremlin media on Us Elections: Trump good, Biden bad”.
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Tra gli esempi citati nell’articolo troviamo la narrativa «tra il 2 e il 15 ottobre sui media pro Cremlino» che ha specificato come «un secondo mandato di Trump gioverebbe agli Stati Uniti e alle relazioni Usa-Russia mentre un’amministrazione Biden sarebbe un disastro per entrambe». Gli esperti dell’unione parlano quindi di «media controllati dallo Stato russo e i loro affiliati» che «hanno chiaramente giocato in favore di Donald Trump contro Joe Biden».
La dialettica utilizzata è emersa sia nella versione in inglese si Rt e Sputnik che sulle edizioni in spagnolo di diversi portali legati finanziariamente o direttamente controllati dal governo Putin. Tutti questi media sono stati capaci di raggiungere un vasto pubblico globale andando a nutrire i canali complottisti e e di disinformazione sia internazionali che all’interno degli Stati Uniti. Il frutto di questo lavoro è stato quello di manipolare e orientare il dibattito in maniera subdola basando si su fake news su Trump già ampiamente smentite ma rimesse in circolo apposta perché ancora efficaci.
Questo complesso piano evidenziato dagli analisti dell’Unione Europea è stato attuato allo scopo di «convincere gli elettori ispano-americani a restare a casa anziché votare per il partito democratico». Tra i media coinvolti sono stati messi in lista – oltre Rt e Sputnik Spanish – anche Geopolitica, News Front e Katehon. Le tattiche scelte sono in pieno stile russo: creare confusione sfiducia passando messaggi di caos totale negli Usa e dell’impossibilità di migliorare la situazione per i candidati – entrambi bollati come terribili – perché, alla fine dei conti, saranno sempre «i poteri forti a governare la nazione». Il punto, per la disinformazione russa, non è che i messaggi siano credibili ma che siano pervasivi, ripetuti continuamente su vati canali così da arrivare a più persone possibile e influenzare il dibattito pubblico condizionando specifiche fasce di popolazione.