Facebook spia i tuoi messaggi privati?

Facebook ha letto messaggi privati degli utenti allo scopo di ottenere informazioni sulle loro preferenze e sui loro consumi e inviare quindi più efficaci messaggi pubblicitari. È l’accusa contenuta in una causa legale depositata giovedì scorso in una corte federale della California, a San Jose, da due iscritti al social network, allarmati per la presunta violazione della loro privacy.

 

L’ACCUSA – Secondo i denuncianti Facebook ripercorre il contenuto dei messaggi privati e i link ad altri siti web con l’obiettivo di «migliorare i propri algoritmi di marketing e aumentare la sua capacità di trarre profitto dai dati degli utenti». In poche parole gli accusatori del social network sono convinti che l’attività di spionaggio di Facebook non servirebbe semplicemente la trasmissione delle comunicazioni, ma per tracciare le preferenze degli iscritti e poi condividerle con gli inserzionisti o altri aggregatori di dati che sfruttano la piattaforma ideata da Mark Zuckerberg.

GLI ALTRI GUAI – Ovviamente l’azienda ha prontamente smentito il contenuto della causa. Jackie Rooney, portavoce di Facebook, in una nota inviata via mail al Los Angeles Times ha definito le accuse infondate e rassicurato che il social network si difenderà «vigorosamente» in tribunale. L’esito della vicenda è, in ogni caso, tutt’altro che scontato. Facebook infatti, come altri granzi aziende, è già stato coinvolto in cause per rispondere all’accusa di violazione della privacy e ha già pagato pesanti sanzioni. Lo scorso agosto, ad esempio, il colosso del web ha patteggiato un’azione legale versando 20 milioni di dollari per aver utilizzato nomi e immagini dei propri iscritti a fini pubblicitari senza avvertirli. A dicembre invece un tribunale di Manhattan ha dato ragione ad un gruppo di azionisti che sosteneva di non essere stato avvertito in modo adeguato sulle prospettive del proprio investimento nella società.

(Fonte foto:© El Universal/ZUMA Wire )

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