L’Agcom multa Facebook per violazione del decreto dignità sul gioco d’azzardo

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Meta: «Non siamo d'accordo con la decisione presa dall'AgCom»

Sono 750mila euro di multa. L’Agcom ha stabilito che Meta, la compagnia proprietaria di Facebook e Instagram, ha violato le norme previste sulla pubblicità relativa al gioco d’azzardo inserite nel decreto dignità. La valutazione dell’autorità garante delle comunicazioni riguarda sia le linee guida generali del social network Facebook, sia il caso specifico della targettizzazione degli utenti a cui rivolgere messaggi pubblicitari. Il tema della targettizzazione degli utenti, in realtà, è stato preso in considerazione anche da altre decisioni storiche – come, ad esempio, quella dell’autorità irlandese sui dati personali – che puntano a modificare il sistema di distribuzione degli annunci pubblicitari che, fino a questo momento, è stato il core business non solo di Facebook, ma anche di altre piattaforme social.



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Facebook e gioco d’azzardo, la multa dell’Agcom

Il decreto dignità risale al 2018 (una misura fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle, allora al governo insieme alla Lega): non soltanto una disciplina organica sul gioco d’azzardo, ma anche uno specifico approfondimento in merito alla pubblicità su questo tema. Secondo la legge, infatti, è vietata:



«qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro nonché al gioco d’azzardo, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, le trasmissioni televisive o radiofoniche, la stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni e i canali informatici, digitali e telematici, compresi i social media». 

Proprio l’ultima parte relativa ai social media sarebbe entrata nel mirino dell’Agcom. Il divieto sarebbe stato violato soprattutto per quanto riguarda la distribuzione di annunci su giochi online. Inoltre, secondo l’autorità, Meta non avrebbe previsto una corretta contromisura nelle proprie linee guida sui contenuti riguardanti sponsorizzazioni al gioco d’azzardo.



«Pur avendo collaborato pienamente con l’autorità su questo tema – ha spiegato Facebook in una nota – non siamo d’accordo con la decisione presa dall’AgCom e sulla multa imposta. Stiamo valutando le opzioni a nostra disposizione».