Un tribunale austriaco ha dato ragione a Facebook sull’acquisto di Giphy

Il decisore antitrust dell'Austria ha dato il semaforo verde all'accordo, nonostante il garante del Regno Unito avesse bloccato l'operazione

07/02/2022 di Redazione

Mentre il Garante antitrust della Gran Bretagna aveva messo in guardia Meta dall’acquisizione di Giphy, come parte di una strategia molto aggressiva nei confronti dei diretti competitors, la società di Mark Zuckerberg deve registrare come risultato positivo il parere di un tribunale di garanzia austriaco che ha ritenuto lecito l’accordo che ha portato, nel 2020, Meta (che allora si chiamava Facebook inc.) ad acquistare il servizio per la realizzazione di GIF animate.

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L’operazione aveva il valore di 315 milioni di dollari e serviva a dotare Instagram di un grande bacino di GIF per far sì che i suoi utenti potessero utilizzarle. Meta ha incassato il parere positivo del tribunale austriaco e lo sta considerando come elemento di prova per poter confutare la tesi dell’antitrust in Gran Bretagna che, invece, aveva bocciato l’accordo in virtù della presunta concorrenza sleale nei confronti di altri competitors nel settore dei social media e delle presunte irregolarità che l’accordo porterebbe nel settore della pubblicità online.

Secondo il tribunale austriaco non dovrebbero esserci ostacoli all’acquisizione di Giphy da parte di Facebook a patto che il social network di Menlo Park conceda ai suoi concorrenti l’utilizzo delle GIF almeno per i prossimi 5 anni e che permetta a questi ultimi di attrezzarsi per mettere insieme una loro versione della libreria di questi elementi multimediali nei prossimi sette anni. Meta, ovviamente, ha accolto con soddisfazione la decisione del tribunale austriaco: «Siamo soddisfatti della decisione del tribunale austriaco, che riconosce che, insieme, Meta e Giphy migliorerebbero il prodotto di Giphy per milioni di persone, aziende, sviluppatori e partner API, offrendo più scelte a tutti».

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