Fabio Volo e il coronavirus che è una buona occasione per capire lo stile di vita delle persone

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Le parole dello scrittore a Otto e Mezzo

Non mancano le posizioni sui generis sul coronavirus in Italia. Nel corso della puntata di Otto e Mezzo di Lilli Gruber andata in onda il 24 febbraio, oltre a Vittorio Sgarbi, Annalisa Cuzzocrea e il virologo Pregliasco, c’è anche lo scrittore Fabio Volo. Quest’ultimo è intervenuto in qualche occasione per raccontare della propria esperienza di abitante di Milano ai tempi del coronavirus. L’ultimo suo intervento, in ogni caso, è particolarmente originale.



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Fabio Volo sul coronavirus: «Buona occasione per capire lo stile di vita delle persone»

«Fatemi dire una cosa un po’ così – ha detto Fabio Volo -. Alla fine, il coronavirus può essere una buona occasione per capire lo stile di vita delle persone. Da qualcosa di negativo è opportuno cogliere i lati positivi. Magari il coronavirus ci sta facendo scoprire che qualcuno di noi conduce uno stile di vita negativo e poco salutare, anche a livello di alimentazione. E poi, chissà, magari abbiamo imparato dopo anni che lavarci le mani può essere importantissimo per salvaguardare la salute».



Il paragone utilizzato da Fabio Volo per rafforzare questa sua convinzione è tratto dalle fiabe: «Qui è come la storia dei tre porcellini – ha detto -, cascano solo le prime case, le più deboli». Ovviamente, il riferimento non è ai morti del coronavirus – è bene precisarlo per alcune interpretazioni fantasiose che stanno circolando sin da subito sui social network – ma al discorso delle cattive abitudini (anche di carattere alimentare) degli italiani.

FOTO dalla puntata del 24 febbraio di Otto e Mezzo su La7