«Perchè ho baciato Eva Grimaldi all’Isola dei Famosi»

08/03/2017 di Redazione

Eva Grimaldi e Imma Battaglia hanno ufficializzato la loro relazione all’Isola dei Famosi, la trasmissione a cui partecipa l’attrice, dove è stata protagonista anche la storica attività della comunità Lgbt italiana. Oggi, per la Giornata internazionale delle donne, Eva Grimaldi e Imma Battaglia sono in copertina su Chi che esce oggi. Alla testata di Alfonso Signorini hanno concesso una lunga intervista dove raccontano la loro relazione. Al Corriere della Sera ha invece parlato Imma Battaglia, che ha spiegato i motivi della sua partecipazione all’Isola dei Famosi.

Ma quale coming-out? Il nostro amore non è mai stato nascosto, sono anni che stiamo insieme. Siete voi che avete bisogno della frasetta, ora l’abbiamo detta. Siete contenti?Non mi mancava per nulla (il reality l’Isola dei Famosi, ndA), è un posto orrendo, sporco, aggressivo. È stata la mia dichiarazione d’amore a Eva. Ma lì non tornerò più
Ha appena detto che state insieme da anni, era necessario?
Per lei lo era, da tempo voleva uscire allo scoperto. Non capivo perché fosse così importante. A Roma andiamo in giro insieme, dal parrucchiere, a cena con amici, a pranzo da mia madre, in viaggio con i nipoti. Mah…, la dimensione pubblica è parte della vita di Eva, ma non della mia. Le riviste di gossip chi le ha mai lette

Imma Battaglia rimarca come sia andata all’Isola dei Famosi per placare le insicurezze di Eva Grimaldi, molto più possessiva e gelosa di lei. Nell’intervista al Corriere della Sera non risponde affermativamente alla possibilità di unirsi civilmente con la sua compagna, di cui si dichiara completamente innamorata, anche se è un’opzione che non esclude in futuro.

Non ne sento il bisogno, ma quando torna Eva ne parleremo

Imma Battaglia commenta con delusione la sua esperienza da consigliere comunale a Roma. Eletta come indipendente nelle file di Sel durante l’amministrazione di Ignazio Marino, Imma Battaglia evidenzia di essersi sentita abbandonata da Nichi Vendola, in particolar modo durante il momento più difficile della giunta romana.

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