Bielorussia: Ue non riconosce il risultato del voto, Lukashenko: «Pensate prima ai vostri problemi»

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L'Europa ha fatto sapere che il voto in Bielorussia non può essere considerato valido e che il popolo deve poter andare a nuove elezioni

L’Europa, tramite le parole del presidente del Consiglio europeo Charles Michel, ha chiarito che – come unione – «Non riconosciamo il risultato delle elezioni» delle elezioni in Bielorussia che hanno decretato Lukashenko vincitore per la sesta volta. L’Ue è intenzionata a imporre sanzioni contro chi ha violato i diritti sanciti dalla democrazia mentre il leader bielorusso intima tutti i paesi che gli remano contro a preoccuparsi innanzitutto dei loro problemi interni.



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«Il futuro della Bielorussia deve essere deciso dal popolo in Bielorussia»

Ha parlato chiaramente il presidente del Consiglio europeo: «Il futuro della Bielorussia deve essere deciso dal popolo in Bielorussia, non a Mosca o Bruxelles», un chiaro messaggio per Putin. «Dobbiamo avviare tutti gli sforzi per rendere possibile il dialogo nazionale e dobbiamo sostenere tutti gli sforzi per una soluzione positiva e per garantire un processo democratico. Per noi è chiaro che il popolo bielorusso ha il diritto fondamentale di eleggere liberamente la propria leadership». La presidentessa della Commissione europea von der Leyen ha sottolineato come sia limpido che «il popolo bielorusso vuole il cambiamento e lo vuole adesso, siamo impressionati dal coraggio del popolo bielorusso, che da dieci giorni scende in piazza in numeri senza precedenti».



Lukashenko: «Preoccupatevi dei vostri problemi»

La risposta di Lukashenko è chiara: fatevi i fatti vostri. «Consiglierei semplicemente che prima di puntare il dito contro di noi, mettessero nell’agenda delle loro riunioni i temi dei ‘gilet gialli’ in Francia, i terribili disordini negli Stati Uniti,  le proteste che ci sono state contro il lockdown in Germania e in altri Paesi europei», ha affermato tirando in ballo anche Trump. I paesi europei, in sostanza, starebbero provando a sviare l’attenzione secondo il politico. Lukashenko ha dato ordine al ministero degli Interni di «bloccare l’arrivo di militanti, armi, munizioni e denaro da altri Paesi per alimentare le proteste».