Elizabeth Holmes, al via deliberazioni giuria sulla startupper

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Il processo finalmente si chiude: dopo tre mesi e decine di testimoni, il destino di Elizabeth Holmes è nelle mani di 12 giurati

Il processo si chiude: dopo tre mesi e decine di testimoni, il destino della ex star della Silicon Valley Elizabeth Holmes è nelle mani di 12 giurati. La giuria ha ricevuto le istruzioni finali dal giudice e ha avviato le deliberazioni. È quanto riporta l’agenzia di stampa Ansa.



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Gli otto uomini e le quattro donne che la compongono dovranno decidere se la 37enne è colpevole di frode per Theranos, la start up che aveva promesso di rivoluzionare l’industria dei laboratori per analisi mediche. Se giudicassero colpevole la donna di 37 anni che aveva promesso di rivoluzionare i test per le analisi del sangue, questa rischierebbe decine di anni di prigione. Elizabeth Holmes ha fondato Theranos nel 2003, a 19 anni, promettendo di produrre strumentazioni per diagnosi più rapide e meno care per i laboratori di analisi che non hanno mai funzionato così come erano stati presentati.



Come si legge su Wikipedia, “il declino di Theranos iniziò nel 2015, quando una serie di indagini giornalistiche e ispettive avevano sollevato dubbi sulle affermazioni tecnologiche dell’azienda e la possibilità che Holmes avesse ingannato gli investitori e il governo. Nel 2018 la US Securities and Exchange Commission accusò Theranos e Holmes di ingannare gli investitori con “ingenti frodi” attraverso affermazioni false o esagerate sull’accuratezza della sua tecnologia di analisi del sangue; Holmes aveva liquidato le accuse pagando una multa di $ 500.000, restituendo le azioni alla società, rinunciando al controllo di Theranos, e con il divieto di assumere ruoli di controllo in società per azioni per dieci anni. Nel giugno 2018, un gran giurì federale incriminò Holmes e l’ex Chief Operating Officer di Theranos, Ramesh Balwani, su nove capi di frode e due capi di associazione a delinquere finalizzata alla truffa a seguito della distribuzione ai consumatori di falsi risultati di esami del sangue”.

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