Avviso ai naviganti: Mario Draghi non è sui social

Tutti ne parlano, ma lui non c'è (o non ce lo dice)

03/02/2021 di Gianmichele Laino

Visto che va tanto di moda citare Matteo Renzi come l’autore delle manovre che hanno portato Mario Draghi a essere convocato da Sergio Mattarella per ottenere – a questo punto – un incarico o un pre incarico, allora è opportuno ricordare una sua recentissima affermazione, nel corso della conferenza stampa con cui ha annunciato le dimissioni delle ministre Teresa Bellanova e Elena Bonetti e ha automaticamente fatto scattare il giro di consultazioni, dopo l’addio di Giuseppe Conte: «La crisi non si risolve con la popolarità sui social network». Parole che, oggi, suonano ancora più amplificate se si considera, appunto, che Mario Draghi non è sui social. O – se c’è – non ce l’ha detto.

LEGGI ANCHE > Renzi fa dimettere le ministre perché «la crisi non si risolve con la popolarità sui social»

Mario Draghi non è sui social, la rassegna

Apriamo Facebook. Ora, Mario Draghi è un nome piuttosto comune. Gli omonimi dell’ex presidente della Banca Centrale Europea sono, dunque, tantissimi. Tuttavia, compaiono ben sei profili Facebook di Mario Draghi che hanno come foto di copertina delle immagini dell’economista. Si tratta, chiaramente, di profili vuoti, che non sono pubblici e che si sono limitati, nel corso del tempo, a pubblicare qualche fotografia e nulla di più. Nessuno di questi è collegabile a una qualche attività pubblica di Mario Draghi.

Ci sono, poi, delle pagine a tema. Neanche tra queste c’è una pagina ufficiale di Mario Draghi. La più popolosa ha circa 6mila followers, ma si intuisce subito che si tratta di una sorta di parodia di quello che sarà – forse – il prossimo presidente del Consiglio. Menzione speciale per la pagina Il golpe Mario Draghi (una pagina piena di battute sull’economista, visto “da sinistra”) e per la neonata Movimento spontaneo cittadini per Mario Draghi. 

Nemmeno su Twitter, che pure è un social network più ufficiale, dove diverse personalità o ex personalità delle istituzioni europee comunicano abitualmente, Mario Draghi ha un proprio account. Anche qui, però, c’è una menzione speciale per una sorta di caricatura dell’ex presidente della BCE: Plaid Mario Draghi. Ha raggiunto un buon consenso (oltre 7mila followers), ma a livello di aggiornamenti è fermo al 2019. Una volta uscito di scena dalle istituzioni europee, evidentemente, il fondatore dell’account ha deciso di non dare seguito al suo scherzo online. Un altro vecchio account fake su Twitter di Mario Draghi, infine, conteneva nella sua bio la curiosa indicazione: Enjoy Chianti, Bratwurst & Snoop Dog + Justin Bieber. 

Basso profilo, dunque, soprattutto sui social network. E, forse, è un bene: se davvero Draghi diventerà il prossimo presidente del Consiglio, la sua assenza da Facebook e Twitter eliminerà quantomeno un terreno di scontro diretto, affidando la comunicazione a canali e a momenti istituzionali. Come deve essere. Al netto di cambiamenti repentini di idee. Del resto, anche Giuseppe Conte – prima di diventare presidente del Consiglio – non aveva un account su Facebook. Salvo, poi, essere diventato una vera e propria star delle dirette.

Foto IPP/picture alliance – Francoforte

Share this article